In riferimento alla lettera dell'ambientalista Augusto De Sanctis ("Certa Stampa" del 17 agosto u.s.) sullo stato dei servizi igienici dell'autostazione di Piazzale S. Francesco vorrei fare una domanda e alcune osservazioni. Innanzitutto, vista e considerata la loro situazione di grave degrado, perché il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della Asl non ne dispone la chiusura e la sostituzione con bagni chimici, fino a quando, chi di competenza, non provvede alla loro messa a norma e custodia, magari applicando una modica tariffa per il loro utilizzo? Anzi, meglio sarebbe se si valutasse l'opportunità di demolire l'obsoleta autostazione e di realizzarne una nuova, secondo criteri più moderni. Peraltro il bar di Piazzale S. Francesco non possiede una toilette e, come è noto, non vi sono altri bar nelle immediate vicinanze. Come, poi, riferisce l'autore della lettera, in Tanzania lo stato dei bagni pubblici è decisamente migliore. In Italia, una delle prime potenze economiche del mondo (o del Terzo Mondo?), culla di civiltà e di bellezza, di arte e di cultura, purtroppo, trovare servizi igienici lindi e custoditi è piuttosto raro. Non certamente migliore è la condizione dei gabinetti della stazione ferroviaria di Giulianova il cui utilizzo presuppone il possesso di uno stomaco di ferro. Si coglie, infine, l'occasione con la presente per deplorare la decisione dell'Amministrazione Comunale di non ripristinare il normale tragitto della linea n. 2 della STAUR che, da metà luglio, continua a transitare per Circonvallazione Ragusa, anziché per il centro storico. Per risparmiare, forse, qualche misero chilometro di percorrenza? I disagi causati agli utenti, soprattutto alle persone anziane, non vengono messi in conto?
Cordiali saluti Domenico Crocetti