Verrà incrementato dal 10 al 15%, quindi da 20 a 30 unità, il numero di tecnici assegnati alla Regione Abruzzo per gestire l'emergenza post terremoto.
È questo il primo risultato che la delegazione di sindaci del cratere sismico, guidati dal primo cittadino di Teramo Gianguido D'Alberto, e sostenuti dalla presenza del Presidente della Regione, Marco Marsilio e dal direttore dell'Ufficio speciale per la Ricostruzione di Teramo, Vincenzo Rivera, è riuscito a strappare al commissario per la ricostruzione, Piero Farabollini nel corso della riunione della cosiddetta cabina di coordinamento che si è svolta ieri pomeriggio a Roma.
«Dopo tre ore di riunione afferma il sindaco D'Alberto siamo riusciti a raggiungere una positiva intesa di massima. La proposta base per noi si basava su un criterio inaccettabile, perché l'Abruzzo pesava solo per il 10%, abbiamo mantenuto una posizione forte e abbiamo fatto valere i numeri del terremoto nel nostro territorio. Per noi questo significa anche avere una maggiore facilità di richiedere le pratiche per la ricostruzione leggera». I sindaci hanno chiesto e ottenuto anche una ripartizione più equa delle risorse economiche.
È questo il primo risultato che la delegazione di sindaci del cratere sismico, guidati dal primo cittadino di Teramo Gianguido D'Alberto, e sostenuti dalla presenza del Presidente della Regione, Marco Marsilio e dal direttore dell'Ufficio speciale per la Ricostruzione di Teramo, Vincenzo Rivera, è riuscito a strappare al commissario per la ricostruzione, Piero Farabollini nel corso della riunione della cosiddetta cabina di coordinamento che si è svolta ieri pomeriggio a Roma.
«Dopo tre ore di riunione afferma il sindaco D'Alberto siamo riusciti a raggiungere una positiva intesa di massima. La proposta base per noi si basava su un criterio inaccettabile, perché l'Abruzzo pesava solo per il 10%, abbiamo mantenuto una posizione forte e abbiamo fatto valere i numeri del terremoto nel nostro territorio. Per noi questo significa anche avere una maggiore facilità di richiedere le pratiche per la ricostruzione leggera». I sindaci hanno chiesto e ottenuto anche una ripartizione più equa delle risorse economiche.
Il direttore dell'Usr Rivera ha preso un impegno: passare alle attuali 35 pratiche elaborate al mese a circa 100.