Dopo le proteste degli sfollati degli alloggi Ater in via Giovanni XXIII a Colle Atterrato Basso, il Presidente della Regione, Marco Marsilio, ha incontrato ieri pomeriggio a Teramo gli inquilini degli immobili che chiedono certezze circa i tempi di recupero delle strutture abitative danneggiate dal sisma del 2016.
Insieme a Marsilio, c'era il Direttore dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione del Cratere, Vincenzo Rivera, il Commissario Ater, Nicola Salini, il sottosegretario alla Presidenza della Regione, Umberto D'Annuntiis, i consiglieri regionali Antonio Di Gianvittorio e Pietro Quaresimale, il sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto.
Rispondendo alle domande dei cittadini di Colleatterrato che hanno chiesto una accelerazione nei tempi di ricostruzione, Marsilio ha detto che i fondi stanziati per i lavori di ricostruzione dell’edilizia residenziale pubblica, 87 milioni, sono stati ritirati dal governo perché non impegnati entro il limite di tempo previsto al 31 dicembre 2018 e che, per tale motivo, dovranno essere rifinanziati a seguito di una nuova ordinanza: "si è trattato di una leggerezza imputabile al Commissario per la Ricostruzione pro-tempore (Piero Farabollini - ndr) e non certamente all'attuale governo regionale che allora non era ancora in carica".
Il patrimonio edilizio di proprietà dell'Ater di Teramo, che annovera quasi 600 unità abitative evacuate, è tra i più danneggiati dai terremoti del 2016 e 2017. Sono invece 121 gli appartamenti classificati di categoria E, che hanno riportati danni pesanti, che necessitano di interventi più importanti