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salvinimarsilioL'Abruzzo non sarà tra le prime cinque Regioni italiane a chiedere il referendum abrogativo della quota proporzionale della legge elettorale nazionale. Sfuma l'obiettivo della Lega, che puntava a tagliare il traguardo come capofila. Il Piemonte si aggiungerà a Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Sardegna. Oggi la Liguria andrà avanti a oltranza. L'Abruzzo arriverà settimo e non sono da escludere ripercussioni interne al Carroccio regionale: Salvini arriverà domenica, sede da decidere. L'opposizione: Pd, Cinque Stelle e Marianna Scoccia dell'Udc ha avuto la meglio con una strategia che ha trascinato i lavori di commissione fino alla tarda serata di ieri, facendo slittare la seduta di consiglio prevista inizialmente per martedì scorso.

In prima commissione (Bilancio) sono approdati 2.800 tra emendamenti e sub all'istanza di richiesta del referendum.

Nel corso della seduta serale del Consiglio regionale alla fine è stata discussa l’interrogazione, a firma del Consigliere Paolucci, sul trasferimento di fondi regionali alla Saga, mentre sono stati rinviati gli altri documenti politici previsti inizialmente all’ordine del giorno. Successivamente, è stato approvato a maggioranza il progetto di legge che prevede un sostegno finanziario per la Saga, società che gestisce l’aeroporto d’Abruzzo. Approvato inoltre all’unanimità dei presenti il provvedimento amministrativo recante la “Richiesta, di sottoposizione a referendum popolare di abrogazione parziale del decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n° 361 (Approvazione del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei Deputati), del decreto legislativo 20 dicembre 1993, n° 533 (Testo unico delle leggi recante norme per la elezione del Senato della Repubblica), della legge 27 maggio 2019, n° 51 (Disposizioni per assicurare l'applicabilità delle leggi elettorali indipendentemente dal numero dei parlamentari) e della legge 3 novembre 2017, n° 165 (Modifiche al sistema di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Delega al Governo per la determinazione dei collegi elettorali uninominali e plurinominali)". Il Movimento 5 stelle e le forze di centro-sinistra non hanno partecipato al voto. Il Consiglio ha infine eletto i consiglieri Fabrizio Montepara e Roberto Santangelo quali delegati per il deposito della proposta referendaria presso la Corte di Cassazione.