Abbiamo seguito con interesse gli spunti provenienti da cittadini, esponenti della minoranza e carta stampata sugli eventi che hanno animato il week end teramano.
Con interesse perché, spesso, si possono cogliere proprio in questi interventi, aspetti che possono migliorare l'organizzazione e lo sviluppo delle manifestazioni.
Partiremmo intanto dal fatto che non tutti gli eventi possono definirsi culturali. Chi mai se la sentirebbe di parlare di cultura riferendosi a uno street food?
Si tratta di manifestazioni gastronomiche che certamente hanno un pubblico di appassionati.
Ma nel week end teramano ci sono state altre manifestazioni?
Si. E di assoluto spessore.
La XXIV edizione del Premio Di Venanzio, che quest'anno più che mai è stata una vetrina per Teramo nel mondo, ricordando un nostro concittadino e la sua professionalità alla presenza di ospiti di primissimo piano nel panorama cinematografico internazionale.
L'evento alla Fonte della Noce – "Ritorno di
un monumento dimenticato", una "festa" che ci ha permesso di focalizzare l'attenzione sull'importanza della manutenzione del nostro patrimonio monumentale come vivo ricordo.
Il primo Interamnia craft beer festival con una straordinaria offerta delle migliori birre artigianali e musica dal vivo con omaggi anche a Ivan Graziani.
Il 1^ Memorial “Dino Montefiore” con le splendide auto storiche in piazza martiri.
Il concerto del M° Angela Loy Williams "Come by here, Lors" presso l'Auditorium di Santa Maria Bitetto.
L'international Street Food su viale Mazzini.
Ognuna di queste manifestazioni ha contribuito ad animare il centro storico con persone provenienti da tutta la provincia e oltre.
Migliaia di persone hanno raggiunto il centro storico come testimoniano le immagini. Famiglie, giovani e anziani, ognuno per i propri interessi, hanno scelto la città di Teramo nel week end. Una perfetta sinergia tra cultura ed eventi, che ha fatto di Teramo un punto di riferimento ritrovato per l'intera provincia.
Certamente sotto l'aspetto del decoro si potrà migliorare e certamente lo faremo, ma siamo certi che gli illustri teramani che tanto hanno dato alla nostra città, siano felici finalmente di una città pullulante di vita e di certo non rimpiangono il deserto al quale aihnoi erano ormai abituati.
Il merito di questa "vivacità cittadina" va anche, e soprattutto, a tutti gli attori che finalmente possono esprimere, nelle iniziative che organizzano, la loro creatività e il loro desiderio di crescita della città. Compito nostro proseguire in questa apertura, puntando alla sburocratizzazione e al sostegno delle iniziative.
Ass.re Filipponi Antonio
Ass.re Core Andrea