In questi giorni alcuni cittadini, in qualità di proprietari di fondi agrari a Tortoreto, sono stati convocati singolarmente in sala consigliare per essere informati della realizzazione della futura opera pubblica denominata metanodotto, tratto Monteprandone-Mosciano Sant’Angelo, di proprietà di Snam Rete Gas s.p.a.
Così uno studio associato con sede a Piacenza, in rappresentanza della Comis srl, incaricata da Snam Rete Gas s.p.a., è venuto a Tortoreto per svolgere attività di acquisizione delle convenzioni per costituzione di servitù relativamente ai fondi agrari attraversati dalla conduttura in oggetto.
Tutto questo mentre i cittadini di Tortoreto sono stati tenuti all’oscuro di ciò che stava accadendo: gli uffici comunali interpellati hanno detto di non sapere nulla a chi è andato a chiedere, e sembra che anche l’amministrazione comunale e il sindaco continuino a sostenere di non saperne nulla del metanodotto in questione. Tutto ciò ci è sembrato molto strano ed inammissibile: si verifica il passaggio di una rete di metanodotto nazionale sul territorio comunale, e nessuno sa niente!
Rosita Di Mizio e Federico Di Lorenzo, rappresentanti di “Impegno Civico” dichiarano: “Tutti sanno che nella pianificazione territoriale, quando si prevede la realizzazione di un'opera cosiddetta "impattante" dal punto di vista strategico e ambientale su un territorio, la fase della convocazione della Conferenza dei Servizi e l’informazione deve essere pubblica per i cittadini. In maniera tecnica si parla proprio di una procedura della "concertazione"; se crediamo in un modello di sviluppo sostenibile, diverso da quello imposto, contro la speculazione finanziaria a scapito delle comunità, certamente il passaggio della linea del metanodotto sul territorio avrebbe richiesto e richiede la giusta informazione dei cittadini”.
Renato Chicchirichì e Rosella Di Pancrazio, anch’essi esponenti dell’Associazione affermano:
“1. IL METANODOTTO NUOCE GRAVEMENTE ALL’AMBIENTE: saranno espiantati ulivi centenari, intaccato gravemente l’habitat agricolo del nostro territorio e perforata un’area geologicamente inadatta perché soggetta a frane e allagamenti in alcuni specifici punti;
2. INNUMEREVOLI DANNI ECONOMICI: danni diretti per i cittadini che hanno investito tempo, sudore e risparmi in terreni che verranno scavati per almeno tre metri di profondità lungo tutto il tracciato del metanodotto, e quindi terreni e paesaggio collinare che saranno rovinati. Sarà introdotta la servitù di metanodotto, per cui, lungo la linea per 27 metri non si potrà realizzare nulla su quei terreni.
3. AREA DI CANTIERE IMPATTANTE: al fine di consentire le operazioni di scavo, di saldatura dei tubi e interramento della condotta, tale fascia di cantiere sarà molto ampia, visto che dovranno passarci i mezzi di lavoro; gli alberi centenari e le colture agricole verranno espiantate, durante un cantiere che durerà indicativamente due anni, periodo nel quale i proprietari per accedere ai propri fondi dovranno chiedere l’autorizzazione alla Snam.
Tutto questo a fronte di indennizzi che sono una miseria!”
Durante un colloquio in sala consigliare avuto con alcuni esponenti dell’associazione “Impegno Civico Tortoreto”, i referenti SNAM hanno subito chiarito che il Comune come ente locale è stato avvertito da tempo del passaggio del metanodotto, dato che si tratta di opere importanti. Quindi sia gli uffici comunali, sia il sindaco, rispondendo ai cittadini che hanno chiesto loro spiegazioni, non dicono il vero, affermando di non sapere nulla del nuovo metanodotto.
Evidente è che la questione-metanodotto si sarebbe dovuta discutere quantomeno nelle commissioni consigliari comunali o in Consiglio Comunale, invece anche i consiglieri comunali di minoranza dicono di non sapere nulla, ma ad oggi niente hanno fatto per conoscere come stanno davvero le cose, e tutta questa indifferenza francamente ci sconcerta. Nessun consigliere comunale di Tortoreto si interessa ad una questione così grave ed impattante rispetto ad un territorio fragile come il nostro!
Noi pensiamo che il sindaco e l’amministrazione non si possano nascondere dietro ad un dito! Crediamo che un’amministrazione seria dovrebbe convocare la cittadinanza e spiegare cosa accadrà, le tempistiche di realizzazione del metanodotto, e se c’è ancora la possibilità di presentare osservazioni al fine di modificarne il tracciato, e tutte le informazioni necessarie per la tutela dei cittadini e del territorio.
Invece, il silenzio intorno al metanodotto, è sempre più assordante!
IMPEGNO CIVICO TORTORETO