“E alla fine tanto tuonò che piovve e così, a furia di minacce, ritorsioni dei partiti, promesse di lauti incarichi regionali e prebende di ogni sorta, dopo oltre cinque mesi di lotte fratricide interne, violenti scontri verbali, a volte al limite dello scontro fisico, comunicati stampa al veleno e interviste nelle quali si preannunciava di staccare la spina, i due ex dissidenti, Diomira Nibid e Lorenzo Valleriani, tornano all’ovile, a capo chino per la vergogna, e sabato mattina, nella “pubblica gogna” del Consiglio Comunale, rientreranno nel Gruppo di “Montorio che Vorrei”, chiedendo scusa delle male parole, degli attacchi e delle offese a Ennio Facciolini ed ai suoi fedelissimi” dichiarano, in una nota congiunta, i consiglieri di minoranza Marco Citerei e Gabriella Zuccarini di “Montorio che Vive”, e Andrea Guizzetti e Paolo Sacchini di “Montorio Avanti Insieme”.
“La vecchia questione dei continui litigi torna all’ordine del giorno, davanti però ai rantoli di un Sindaco che non sa decidere se “sopravvivere o affidarsi alla eutanasia politica”, concludendo la sua breve corsa. Naturalmente i protagonisti di quest’avventura senza nome, Nibid, Di Marcantonio e Valleriani, vorrebbero tirare avanti perché essendo minoranza nel paese nessuno di loro ha convenienza a misurarsi con la realtà” prosegue la nota dell’opposizione. “Diomira Nibid rientra per la sua sete di potere e per accontentare la Lega, il suo partito, quello che la “telecomanda” e che altrimenti gliela avrebbe fatta pagare. Lorenzo Valleriani, che contro Facciolini ed i suoi aveva usato parole da “uomo vero, tutto d’un pezzo, di destra”, avrà il ruolo e l’indennizzo da Assessore, quello a cui aspirava; solo ci chiediamo con che coraggio andrà in giro per Montorio dopo quanto aveva riversato addosso ai suoi ex compagni, lui che aveva attaccato il “dietro-front” di Giancarlo Di Marcantonio, dicendo in un’intervista che era facile fare certe scelte quando a Montorio ci si tornava solo per dormire e non ci si metteva la faccia tutti i giorni”.
“Rimarrà invece con il cerino in mano il povero Giancarlo Di Marcantonio, il primo a tornare all’ovile, quello che per oltre un anno aveva sparato a zero contro Facciolini e la sua maggioranza, la stessa per la quale aveva utilizzato parole di fuoco nei suoi comunicati stampa, la stessa alla quale si è piegato. Certo, lui si nasconde dietro ad un dito, dicendo che lo ha fatto per il bene e per l’unità del centrodestra, la verità è che per l’ennesima volta è stato “trombato” dai suoi ex e nuovi compagni e dai partiti…chi sa se andrà ora a lamentarsi con Forza Italia che gli aveva imposto il rientro e dato ben altre rassicurazioni” proseguono Citerei, Zuccarini, Guizzetti e Sacchini.
“Insomma, Nibid, Valleriani e Di Marcantonio avevano chiesto il cambiamento e la discontinuità con il passato, ma non hanno ottenuto nulla di tutto ciò. Avevano chiesto a gran voce la testa di Massimo Rastelli, colui che dichiarava che tutto andava bene, mentre il paese sprofonda nell’immobilismo. Invece lui ne è uscito ancora più forte: non è più Assessore, ma mantiene il controllo diretto delle sue amate deleghe ed avrà ora le mani libere per essere, a tutti gli effetti, colui che mantiene le redini di Montorio, dopo aver richiesto di diventare Capogruppo in Consiglio, la Presidenza dello stesso, la delega al BIM e la supervisione della Giunta attraverso la sua presenza contante. In sintesi oggi Rastelli è colui “comanda” in Città” e da cui Nibid e Valleriani dovranno prendere ordini” ribadiscono, con forza, i consiglieri di “Montorio che Vive” e “Montorio Avanti Insieme”.
“Ad uscire sconfitti da questo teatrino, al limite della tragicommedia, sono Montorio ed i montoriesi che hanno dovuto subire cinque mesi di fermo amministrativo, con una Città bloccata dai capricci di questi signori e che ora si ritrova messa peggio di prima, con un’Amministrazione ancora in perenne lotta, con le faide interne tutt’altro che assopite, con consiglieri ed assessori che nemmeno si parlano e, badate bene, ancora con una maggioranza traballante, 7 a 6, in balia dei capricci del primo che penserà di sentirsi in credito che bloccheranno nuovamente la nostra Città ed un Facciolini commissariato e messo da parte” conclude la nota. “Dinanzi a questo sfacelo non vi è un tema all’attenzione dei cittadini e cenni di programmi futuri”.