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«Pagano, il coodinator de Abruzzo per FI prende fischi per applausi». Così si è espresso il Senatore Antonio Razzi per le dichiarazioni di Pagano eletto senatore a proposito del risultato elettorale deludente di FI in Abruzzo. «Forza Italia è solo terza in Abruzzo dopo il M5S e la Lega - sottolinea Razzi - Pagano porta a casa solo sé stesso eletto senatore ed un altro deputato che sino a qualche mese prima faceva parte del PD. Alle scorse elezioni,  l’allora PDL ottenne 4 senatori e tre deputati. Come al solito Pagano propina favole agli elettori e si sforza di far capire loro che la sconfitta plateale sia invece una vittoria. Da sette parlamentari FI passa a due: i candidati abruzzesi fatti fuori dalle nomenclature come Di Stefano, Pelino e Razzi. Senza contare l' improbabile comunicato diramato da Pagano, dove parla di forte radicamento sul territorio  dei suoi candidati abruzzesi se Rotondi e Quagliarella possono definirsi abruzzesi radicati in Abruzzo». «Insomma - ha concluso il segretario della Commissione Esteri del Senato Antonio Razzi - Nazario Pagano ha vinto, ma ha vinto finalmente solo lui e, per portare a casa questo risultato ha escluso i veri abruzzesi dalle liste ed ora, a risultato deludente acquisito, vuole farci credere che la batosta elettorale sia invece una grande vittoria. Questo famoso coordinatore di FI in Abruzzo, famoso solo per il protagonismo da Ciccio Bello senza costrutto politico, ha condotto l’intero partito alla deriva con rappresentanti che con l’Abruzzo non hanno nulla che fare. Si sapeva che il narcisismo di Pagano pari ad un contenitore di latta vuoto tendesse solo ed esclusivamente alla propria elezione e basta. I vertici del partito almeno si renderanno conto dello stato di cose e della verità dei fatti da parte di uno che vuole far credere che si sia vinto mentre invece è evidente il cappotto negativo di FI su tutta la linea. È evidente la strategia del coodinator Pagano: eliminare tutti i concorrenti abruzzesi dalle liste per avere campo libero. Quali speranze avrebbe avuto di essere eletto con Di Stefano, Pelino e Razzi in lista? Complimenti anche a chi a Roma ha eseguito gli ordini in Forza Italia sottomettendosi a decisioni parziali e perdenti impartiti da un solo elemento».