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lucacoronaSono sinceramente dispiaciuto di dover segnalare come la nuova Giunta D’Alberto Bis abbia innanzitutto aumentato al massimo consentito dalla legge il numero degli assessori (portandolo da 7 a 9), senza peraltro chiedere scusa delle infinite polemiche con le quali intese stigmatizzare l’ultima Giunta dell’ex sindaco Maurizio Brucchi, allorquando Gianguido D’Alberto – al tempo consigliere di opposizione – ebbe a dichiarare ripetutamente come fosse inaccettabile varare una giunta a dieci membri complessivi, a maggior ragione perché sarebbe stata una spesa eccessiva per le tasche dei cittadini teramani.
A distanza di pochissimi anni ci troviamo a constatare non solo l’incoerenza politica del primo cittadino, che tutti potranno liberamente giudicare, ma soprattutto l’evidente aggravio di spese – anche rispetto all’ultima giunta Brucchi – rispetto alla quale l’esecutivo D’Alberto Bis accresce di circa 22.000 euro l’anno le spese a carico dei teramani.
Quindi all’incoerenza politica devesi aggiungere una maggiore spesa con la quale ad esempio si potrebbe pagare integralmente un operaio da adibire alle manutenzioni comunali.
Quanto alla deliberata riduzione volontaria delle indennità spettanti ai membri della giunta, va sottolineato che D’Alberto non ha fatto altro che confermare la riduzione del 20% già deliberata dall’ex sindaco Brucchi, per cui non solo non ha sottratto nessuna somma rispetto agli emolumenti che venivano corrisposti alla giunta di centrodestra, ma ha appunto accresciuto e di molto le spese complessive.
Né va sottaciuto l’ulteriore disdicevole neo dell’assessore Antonio Filipponi, il quale ha deciso di rinunciare – a differenza di tutti gli altri nove colleghi – al solo 10% dell’indennità (invece che al 20%), caratterizzandosi per un poco edificante atteggiamento che, se da un lato gli mette in tasca 270,52 euro al mese in più, dall’altro lato lo qualifica come persona di deprecabile taccagneria.