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DIPASQUALEMANOLAAbbiamo sempre pensato, in questo primo anno di amministrazione regionale di Centrodestra, che la giunta lenta di Marsilio soffrisse soltanto di una cronica incapacità, che ne ha paralizzato l’azione e privato la nostra regione di un qualche risultato degno di essere considerato tale. Abbiamo scoperto, invece, che la Regione di Marsilio soffre di un’altra immaturità, che la porta a considerare la cosa pubblica alla stregua di una specie di festa di compleanno, di quelle che facevamo da bambini, nelle quali il momento più divertente era costituito dal gioco della sedia.
Lo ricordate?
Quando la musica si fermava, bisognava mettersi seduti, e c’era sempre qualcuno che non trovava posto. Ecco, nella festa di compleanno per il primo anno di Marsilio, quelli che rischiano di restare in piedi sono tre, così la musica continua a suonare senza sosta ed è il walzer triste di una corte al tramonto. E il tutto, mentre la nostra regione sta soffrendo gli effetti di una inevitabile crisi economica dovuta al coronavirus, con gli operatori turistici preoccupati per la imminente stagione, e tutto il mondo dell’impresa che si prepara ad un futuro durissimo.
Ma la Giunta lenta gioca.
Tutti conosciamo le regole dello spoil system, e ne riconosciamo il valore nello scorrere democratico dei fatti della politica, ma quello che sta offrendo il Centrodestra abruzzese è molto diverso.
Non è spoil system, ma il pietoso tentativo di una maggioranza senza coesione, senza programmi e senza idee di tenersi ben strette le poltrone, anzi: di aumentarle, per pagare cambiali elettorali con nomine strapagate o per appesantire il bilancio pagato con le tasse degli abruzzesi dei costi un nuovo scranno. Intanto la musica continua a suonare, e adesso somiglia ad un requiem, perché nel gioco delle sedie non vince nessuno, ma perdono tutti i cittadini.

 

Manola Di Pasquale
Presidente regionale del PD