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PIEROFIORETTI Si è tenuta la riunione, in videoconferenza, con il Ministro della Pubblica Istruzione Azzolina e gli assessori regionali all’istruzione. Al vaglio dell’incontro la discussione sulla bozza del decreto legge per contenere gli effetti negativi dell’emergenza epidemiologica Covid19 sul sistema scolastico e della formazione. L’assessore Fioretti ha rimarcato con forza le carenze e le totali manchevolezze dei decreti finora emanati nonché i provvedimenti in via di emanazione. In particolare: lo stanziamento dei fondi non è assolutamente in linea con le reali esigenze dei territori; la mancanza di azioni concrete a favoredelmondo dellaformazionedegliITS,dellescuoleparitarieenonultimolo0-6anni. I provvedimenti del governo penalizzano fortemente la Regione Abruzzo. L’assessore ha aspramente contestato l’insostenibilità della riduzione di organico del corpo docenti per il prossimo anno scolastico 2020/2021, individuato di concerto tra il MIUR e MEF in 201 unità. Inaccettabile e privo di alcuna proporzione questo drastico taglio, specie in questa particolare fase di incertezza sanitaria ed epidemiologica che stiamo vivendo, soprattutto in virtù di quanto dichiarato dal Ministro Azzolina in merito a quelle che lei stessa ha definito ‘classi pollaio’. Fioretti ha sottolineato con veemenza al ministro che per la Regione Abruzzo si deve considerare il contesto e la tipologia del territorio, articolato in piccoli e micro comuni (soprattutto nell'entroterra), per di più ancora alle prese con i gravi problemi di ricostruzione dell'edilizia scolastica dovuti ai due recenti eventi sismici del 2009 e 2016, e la conseguente parcellizzazione dei plessi, condizione oggi ulteriormente aggravata dall’attuale lock-down del mondo del lavoro. Non vi è alcuna intenzione da parte della regione di sottrarsi a una valutazione corretta e necessaria di razionalizzazione ma con numeri lontanissimi da quanto previsto dai ministeri competenti. In questa particolare fase emergenziale, in cui si attivano risorse per ogni settore, non è pensabile ammortizzare le attuali difficoltà sulla comunità scolastica, con un evidente aumento dei disagi verso alunni, famiglie e docenti, mettendo in difficoltà le comunità più vulnerabili, già martoriate, dei piccoli e micro comuni. Fioretti si è battuto con forza: "le misure sostenute dal governo centrale sono indagate e penalizzanti, le strategie messe in campo non rispondono alle necessità degli enti locali e dell'Abruzzo in particolare ma, al contrario, risultano pressapochiste e non idonee alle nostre attuali criticità."