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“Si predica lo sforzo di tutti per uscire prima possibile da questa difficilissima crisi in cui ci ha gettato l’epidemia Covid-19, di cercare di reperire quanti più fondi necessari per aiutare tutti i cittadini in difficoltà, perché nessuno deve restare indietro, ma nei fatti la Regione Abruzzo si distingue soltanto per furbate e propaganda. Dopo i 39500 +iva pagati alla società Mirus, società del curatore della comunicazione in campagna elettorale del presedente Marsilio, per ripetere agli abruzzesi come ci si deve comportare per difendersi dal contagio, dai giornali apprendo che in classico stile propagandistico, al grido “torno in corsia”, qualche girono fa l’assessore medico al Bilancio Guido Liris aveva chiesto al direttore della sua Asl di sospendere l’aspettativa e di essere reintegrato nella struttura medica per dare una mano in piena emergenza sanitaria. Peccato però che la corsia non era prevista nella pratica di reintegro, in quanto il manager della Asl gli affidava un ruolo nello staff dirigenziale del presidio sanitario. Quindi doppio stipendio per Liris, ma soprattutto ancora una volta il solito paradosso del controllore che riceve un incarico dal controllato. Chi decide in Giunta per i soldi da stanziare alla sanità, nomina i direttori generali e approva i bilanci delle Asl va a ricoprire un ruolo dirigenziale di una Asl. Nonostante il silenzio di Regione Abruzzo, l’evidente furbata ha fatto subito notizia e di ripiego l’Assessore ha comunicato di non voler percepire nessun corrispettivo di natura economica ed il Manager Asl nello stesso giorno ha revocato il provvedimento di reintegro. Sulla vicenda sarà la magistratura a far chiarezza, ma mi preme sottolineare l’ennesimo brutto esempio che dà la politica che, anche in un periodo come questo, continua a predicare bene e razzolare male. La leader di Fdi Giorgia meloni non ha nulla da dire in proposito?”
Così in una nota la senatrice abruzzese Gabrielle Di Girolamo (M5s).