Mentre l’Abruzzo, in piena pandemia, sta cercando di far fronte alle carenze dovute ai continui tagli della sanità pubblica, con le morti in aumento e medici e infermieri costretti a lavorare senza adeguate protezioni individuali, le priorità del governatore Marco Marsilio sono quelle di aumentare i già lauti stipendi dei suoi dirigenti e di spendere 50mila euro di soldi pubblici per la campagna di comunicazione sul Covid-19. E guarda caso, la società incaricata è la Mirus di Michele Russo, collega di partito di Marsilio. Il Partito Comunista denuncia con forza questo scellerato utilizzo del denaro pubblico, chiede di sciogliere immediatamente il contratto con Mirus, di ritirare la delibera che aumenta gli stipendi ai dirigenti e di destinare i 50mila euro più i soldi previsti per gli aumenti salariali ai 53 dirigenti alla sanità, per l’acquisto di materiali e strumenti necessari alla lotta contro il Covid-19.