Le parole e le richieste di Futuro In sono la palese dimostrazione di come alcuni preferiscano polemizzare e strumentalizzare anche situazioni assai difficili e complesse, come quella che i nostri concittadini vivono ormai da settimane, piuttosto che documentarsi sulla realtà e sul lavoro messo in campo da questa amministrazione comunale.
Altrimenti come spiegare il clamoroso ritardo con cui loro stessi si rendono conto delle difficoltà delle famiglie, i cui figli non vanno più all’asilo o a scuola da più di un mese? L’amministrazione comunale, in una conferenza stampa tenutasi lo scorso 11 marzo, aveva annunciato da subito come volesse intraprendere ogni iniziativa per tutelare le famiglie che dovevano fare i conti con questa emergenza: sospensione delle rette degli asili pubblici comunali, questione mensa con donazione degli alimenti a breve conservazione, e rimborso della quota di abbonamento del trasporto scolastico corrispondente al periodo di sospensione. Tutto nero su bianco, riportato puntualmente da tutti gli organi di stampa cartacei, on line e televisivi, che mai ringrazieremo abbastanza per il lavoro di informazione della collettività che ancora portano avanti. L’11 marzo, un mese fa!
È ovvio che, mentre per la sospensione delle rette scolastiche, il cui pagamento è mensile, si è potuto procedere immediatamente con la deliberazione, per quanto riguarda il trasporto scolastico, che prevede abbonamento annuale, si attendono comunicazioni ufficiali dal Governo centrale per poter quantificare la somma corrispondente al periodo di sospensione: non appena vi sarà una data certa formalizzata, metteremo in atto quanto già annunciato tempestivamente lo scorso 11 marzo.
Piuttosto che fare simili figuracce, spero che Futuro In abbia utilizzato la stessa solerzia nel rivolgersi al Presidente TUA Giuliante e all’Assessore De Annuntiis, per far sì che anche gli studenti degli istituti secondari e dell’università che usufruiscono del trasporto provinciale e regionale, abbiano diritto al rimborso di quota-parte del loro abbonamento per un servizio di cui non hanno fruito. Così come farebbe piacere vederli al fianco degli studenti universitari che in queste ore hanno messo in evidenza il taglio di più del 50% delle risorse destinate dalla Regione al diritto allo studio universitario, che riguarda affitti, mense e trasporti: questo sì che significherebbe fare qualcosa di concreto. Non dovrebbe essere così complesso, del resto sono espressione della stessa maggioranza sia a livello regionale, sia per quanto riguarda la Presidenza della TUA.
Quando vorranno tornare a parlare concretamente e con serietà dei problemi dei teramani, noi ci siamo, senza polemiche.
Per ora, visto il loro non roseo passato da amministratori, si limitino a parlare di questa amministrazione in emergenza come un modello, un laboratorio da prendere ad esempio.
Andrea Core
Assessore del Comune di Teramo