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Non ci sono cétégorie

dalbertosindacookQuella della festa della mamma è una ricorrenza nella quale la retorica, onestamente, prende il sopravvento. Lo scrive il Sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto.
«Intendo fuggire da questo ma senza perdere l'occasione per celebrare una occasione dal rilevante significato.
E lo faccio innanzitutto pensando alle mamme travolte da ciò che sta accadendo, che non ci sono più o che piangono la perdita di un caro. Ecco, voglio indirizzare il mio primo pensiero a loro, colpite da un evento così dirompente e protagoniste, come sono sempre state nella storia, della risposta, della accettazione non passiva degli accadimenti. Allora gli auguri di noi figli e cittadini vanno quest'anno in particolare a loro.
Con esse, rendiamo omaggio alle mamme che nella forzata chiusura dentro le case, sostengono, aiutano, fanno comprendere ai loro figli cosa sta accadendo.
Abbracciamo soprattutto le mamme che vivono e superano con enorme forza la maggiore difficoltà di affrontare la chiusura obbligata degli spazi e dei servizi per i nostri bambini e ragazzi speciali. Non vi lasceremo sole. Mai.
Non dimentico, poi, le mamme che lavorano negli ospedali, con qualsiasi mansione, o quelle delle forze dell'ordine o del volontariato, in prima linea, e le insegnanti chiamate ad un impegno speciale e nuovo anch'esse; tutte, con il valore aggiunto della sensibilità materna, protettiva e mai doma.
Insomma quest'anno la festa della mamma a tutto si presta tranne che alle frasi ad effetto e un po' scontate. Perciò, oltre che un abbraccio intenso, l'unico sincero modo per celebrarla è di pronunciare questa bellissima parola: Grazie, grazie a chi ci ha dato la vita e ogni giorno, come il primo giorno, ci insegna ad amarla», conclude D'Alberto.