La vertenza dei lavoratori della ATR di Colonnella, tra le promesse mai mantenute del titolare Di Murro, i cavilli burocratici che bloccano l’erogazione della cassa integrazione, e l’assordante silenzio della politica regionale, ha assunto i tratti della tragicommedia all’italiana. Se non fosse che la partita si sta giocando sulla pelle di oltre cento famiglie che rischiano la fame, se non verranno trovate presto delle soluzioni. Io ho depositato una interrogazione al Mise per richiedere la convocazione, presso il Ministero, di un tavolo tecnico, ove si ritenesse ancora possibile salvare l’azienda, nonostante lo stato in cui ormai purtroppo versa. Inoltre ho richiesto che venga fatta chiarezza sul mancato rispetto da parte della proprietà degli impegni assunti nei confronti dei lavoratori, in quanto reputo sconcertante che la faccenda abbia subìto tutti questi ritardi sulla base di semplici “promesse” di Di Murro. Nel frattempo, infatti, ho appreso che lo stesso avrebbe richiesto ulteriori rinvii per effettuare i pagamenti, mentre la società sarebbe ormai in procinto di subire la liquidazione in Tribunale. La Regione Abruzzo avrebbe potuto attivarsi per tempo per la risoluzione strutturale del problema, non escludendo l’ipotesi di aprire ad eventuali nuovi investitori in grado di assicurare un futuro ai lavoratori, mediante un progetto di rilancio dell’attività con il contestuale apporto di capitali. Invece non capisco perché dalla Regione Abruzzo non arrivi neanche una parola su questa vertenza, come sui ritardi della cassa integrazione che riguardano purtroppo un enorme numero di lavoratori ormai allo stremo. Allora, mentre io continuo a coltivare l’azione intrapresa presso il Ministero, chiedo anche la collaborazione della Regione, che si attivi immediatamente per evitare un nuovo dramma sociale.
On.le Valentina Corneli