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Sono Roberto Canzio e Alberto Covelli, due ex esponenti del centrodestra al Comune di Teramo ai tempi di Brucchi Sindaco ad essere stati nominati ieri sera, durante una riunione che si è svolta nella sala Allende di Nereto, nuovi componenti del Cda dell' Asp 1 e che curerà la gestione della Casa di Riposo De Benedictis di Teramo, dell'Alessandrini di Civitella e di quella di Nereto. Un voto che ha messo in primo piano il centrodestra unito (e non l'asse Gatti - Ginoble...quest'ultimo non aveva  interesse in merito) e ha visto la sconfitta dell'assessore Piero Fioretti che voleva, invece, la nomina di Gino Natoni (19 voti) e di Francesco Recinelli, in seconda battuta (14 voti) espressione anche del Sindaco D'Alberto ma che andava bene anche alla Lega, esce dal Cda attuale  Erminio Di Pietro (al suo posto entra Canzio). Elisabetta Cantore (quota Lega) è il terzo compenente nominato da Fioretti. Se fosse uscito Recinelli, poi Carginari ( che appoggia l'attuale sindaco di Teramo ma fino a quando ancora?) sarebbe passato alla Lega e si parlava di Giorgio D'Ignazio come direttore. Voci queste che hanno mandato in crisi il sistema politico locale e portato il centrodestra (Gatti-D'Annuntiis) ad unirsi per ottenere il nuovo cda con piena soddisfazione di tutti.

L'accordo è stato il frutto di un'intesa perfetta tra Paolo Gatti (che ha lasciato la politica attiva) e Umberto D'Annuntiis. Da quanto si è appreso Paolo Gatti gestiva pochi voti mentre a fare da padrone sarebbe stato il sottosegretario alla Regione Abruzzo D'Annuntiis che aveva invece parecchi voti. L'elezione di Canzio e Covelli è stato dunque il frutto di un discorso  esclusivo di centrodestra. La Lega è rimasta fuori perchè ha voluto seguire l'operazione dettata dall'assessore Piero Fioretti (il vero sconfitto di questa operazione) il quale riteneva di avere i voti per eleggere due componenti in realtà, raccontano, voleva eleggere un solo rappresentante: Gino Natoni (che ha preso 19 voti). In questo modo Fioretti avrebbe potuto decidere chi potesse essere designato direttore generale, il cui compenso è equiparato a quello del direttore generale della Asl. Attualmente c'è un facente funzione.

Il Presidente Roberto Zilli ed il Cda nominato non percepiscono compensi. 

A votare sono stati i comuni. Ed ora c'è da lavorare. Nella sola struttura di Teramo, come noto, si sono accumulati in questi anni debiti per otto milioni di euro.

«Bisogna programmare per azzerare i debiti con un piano spalmato sui diversi anni - commenta il neo eletto nel cda Roberto Canzio -   la De Benedictis la dobbiamo trasformare con l'aiuto di Covelli non in un luogo di fine vita ma in un ambiente confortevole portando avanti un discorso di etica personale».