Tra gli effetti che la pandemia affiderà alla storia, ce n’è uno che, fino ad oggi, non avevo considerato. Probabilmente, perso tra gel e mascherine, nel tentativo di capire quanto fosse davvero presente e pericolosa quella palletta spinosa che abbiano imparato a riconoscere come virus, non avevo colto un segnale che invece, da teramano, era ed è importantissimo.
Il silenzio.
Quello della Giunta, intendo, quello di alcuni tra gli assessori. Per essere più chiari, quello della politica cittadina. A parte qualche necessaria esternazione del Sindaco e del suo vice, infatti, l’attività pre-covid e in-covid di alcuni tra i componenti la Giunta, è stata del tutto identica. Sara Falini era invisibile prima dell’emergenza, lo è stata durante e, con evidente costanza, continua ad esserlo anche adesso. Ilaria De Sanctis era invisibile prima della pandemia, è uscita dall’invisibilità per occupare una poltrona assessorile, ci ha regalato una velocissima epifania complicata dal tentativo di rendere difficile la spiegazione di una cosa facile (cioè gli aiuti alle famiglie) e si è riconsegnata all’oblìo.
Ma non è di questo che voglio parlare.
Quello che pensavo prima del rimpasto, è stato matematicamente confermato, quindi non mi stupisce.
Al contrario, mi stupisce il silenzio.
Perché amplifica i rumori.
E i rumori che sento sono fortissimi.
Cioè, non è proprio un rumore… è uno scricchiolìo.
Il segnale evidente di un cedimento in corso.
Scricchiola Emiliano Carginari, che pure tanto s’era battuto per l’assessorato alla De Sanctis e che di fronte all’oblìo di cui sopra, che avvolge l’assessora, si è sentito spiazzato, al punto da meditare un’uscita dalla maggioranza.
Scricchiola, ai limiti del crepitìo Graziella Cordone, al punto che le sue assenze e i suoi silenzi hanno incuriosito anche esponenti di altri partiti della maggioranza, e c’è già chi la considera con un passo oltre la soglia del governo cittadino guidato da Gianguido D’Alberto.
Uno scricchiolìo è solo uno scricchiolìo. Due scricchiolii sono un problema. Tre scricchiolii sono una crisi. La seconda, in due anni. Con un possibile nuovo rimpasto, il secondo in due anni.
Ad ascoltarli bene, non sono scricchiolii, ma cedimenti.
E salgono dalle fondamenta
Adamo