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ManolapalcoIn queste ore di grande confusione, nelle quali c’è chi cerca di rendere verità inaccettabili “favolette” raccontate ad arte, solo per coprire proprie mancanze e proprie incapacità, il Partito Democratico è accanto al Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto e a tutti i propri Sindaci, che hanno avviato una meritoria azione di controllo volta solo ed unicamente al ripristino della piena regolarità e della piena funzionalità della società Ruzzo Reti.
La nomina dell’attuale CdA dell’azienda è stata ed è un atto di forza e di arroganza, teso esclusivamente a perpetuare un privilegio, facendo conservare ad alcuni postazioni di comando necessarie a consolidare un sistema teso alla tutela di interessi di pochi, non certo dei cittadini, col fine ultimo di far crescere il consenso di gruppi di potere attraverso una manifestazione del “diritto al lavoro” incardinata su criteri di selezione lontani dal merito.
Siamo convinti, e l’abbiamo sempre affermato, che l’essere governace di una istituzione importante come quella della Ruzzo Reti richieda responsabilità, senso dell’istituzione e rispetto verso i Comuni soci, ma ancor più verso il cittadino utente al quale non si può propinare “favolette” per coprire proprie incapacità e gravi irregolarità
La Ruzzo Reti necessita di un progetto industriale che, per singole voci, rimetta in sicurezza la società, non metta a rischio la futura concessioni in house e soprattutto riduca il costo della tariffa.
Invece, questo CdA nato irregolare, di fatto non ha mai presentato un vero progetto industriale per migliorare il servizio di gestione dell’acqua, e quindi ridurre il costo della tariffa rendendo più leggera la bolletta, impegnandosi al contrario solo a sanare, con artifici, la propria genetica irregolarità, allo scopo di mantenere il potere.
Questo CdA ha aumentato negli anni i costi operativi, la spesa per il lavoro interinale e per le società di servizi, le spese per le consulenze e si è distinto nell’assegnazione di incarichi.
Questo CdA vanta un bilancio in attivo, solo perché ha ritenuto bene di nascondere milioni di euro di debiti, dietro vetusti e irrecuperabili crediti.
Questo CdA, che si è per ben due volte dimesso e rinominato, che non ha voluto al suo interno componenti espressione dei sindaci del Partito Democratico e di Centrosinistra per non essere controllato, cerca ora di propinare all’ignaro utente la favola del lodo che attesterebbe la sua piena legittimità.
E’ falso: nulla di tutto ciò è scritto nel lodo.
Sostenere poi che per inettitudine del Sindaco di Teramo, si siano prodotti costi a carico dei cittadini è vergognoso, visto che contestare situazioni di illegittimità non è un diritto, ma un dovere di chi ha a cuore un bene comune importante come l’acqua e cerca di ridurre i costi per i cittadini .
Proprio quegli stessi cittadini sulle spalle dei quali la presidente del Ruzzo ha posto, per oltre tre anni, i compensi dei componenti del CdA, addirittura liquidati ben oltre i limiti previsti dalla legge. Ha forse dimenticato, la stessa presidente, che l’aumento dei costi di gestione determina l’aumento delle tariffe, la diminuzione degli investimenti sulle reti e la crescita dell’indebitamento?
Chi paga tutti questi costi?
E chi pagherà i danni di una gestione scellerata, che sta portando l’ente ad un pericoloso livello di indebitamento?
La risposta è scontata e amara: i cittadini

 

Manola Di Pasquale
Presidente regionale del Pd