"Caro" Direttore Di Giosia, porti pazienza ma devo disturbarla di nuovo per illustrarle cosa succede ancora sotto il cielo della sanità teramana.
Le racconto la storia (vera) di due nostri concittadini . Una coppia non giovanissima, lui ha 87 anni, lei 80.
Lui è affetto da maculopatia che in settimana dovrà essere trattata con una puntura all'occhio, e, come previsto dalle normative, dovrà preliminarmente sottoporsi al tampone covid 19.
Benchè entrambi invalidi al 100% non hanno diritto all'accompagnamento...Sono tuttavia ancora positivi e battaglieri e infatti per sottoporsi al tampone, qualche giorno fa hanno preso il "tram" e si sono recati a Casalena.
Sono scesi dall'autobus la cui “fermata” è appena fuori dalla labirintica struttura e,
lungo il percorso hanno trovato un cartello, -neanche troppo evidente-ad indicare il presidio deputato ai tamponi; hanno imboccato il sentiero segnalato, sotto un sole cocente, senza alberature e quindi senza ombra, -ma questo non dipende da Lei si tranquillizzi-. Visto però che l'ottimismo è duro a morire, i due nonnini hanno pensato che sarebbe andata peggio se ci fosse stato ad esempio un bel temporale, uno di quelli che non c’è ombrello che tenga e ti ritrovi fradicio dalla testa ai piedi in una manciata di minuti per dire...In fondo direttore, cosa vuole che siano 500 e rotti metri per due anziani con problemi respiratori e di deambluazione? Tra andata e ritorno è solo poco più di 1 km, suvvia!
Arrivati alla fine della strada, hanno intuito di essere arrivati al padoglione giusto.
Parlo di intuizione perchè in effetti ( la invito a verificare)non ci sono indicazioni scritte evidenti.
Gentile Direttore, forse lei è troppo preso da megaprogetti e questioni amministrative per ricordarsi, ma glielo rammento volentieri, che deve in primis tutelare i cittadini! Sono andata di persona a verificare questa situazione. Ho parcheggiato vicino alla fermata del bus e poi ho fatto tutto il percorso a piedi. Andata e ritorno, metro più, metro meno, le distanze sono quelle. L'ho fatto per sperimentare quello che i due anziani hanno provato, La invito a compiere lo stesso percorso, ovviamente a piedi, e possibilmente con 30° . Se vuole andiamo insieme, ho già acquistato infatti due biglietti dell'autobus perché, per mia natura, ripongo una smisurata fiducia nel prossimo.
L’invito è esteso naturalmente anche agli organi di stampa locali che avranno modo di verificare e documentare, indossando insieme a Lei per un attimo i panni di due nonnini, cosa si provi in una tranquilla giornata di agosto se hai la necessità di una prestazione specialistica, in barba a tutte le raccomandazioni sulla tutela della salute degli anziani nelle giornate di caldo torrido.
Ecco, quella di mettersi ogni tanto nei panni dei comuni mortali, sarebbe sicuramente una esperienza formativa perché solo così probabilmente, anche Voi che occupate le cosiddette stanze dei bottoni avreste -si spera- una reale percezione di ciò che voglia dire avere a che fare con la sanità pubblica in questo anno (poco) di grazia 2020.
Pina Ciammariconi consigliere comunale M5S Teramo