Vorremmo ricordare al direttore che, in considerazione del ruolo che riveste, egli non può permettersi di chiosare in tal modo e con tale arroganza su richieste legittime e sacrosante . Se, come afferma, “siamo tutti bravi a criticare” (sic), evidentemente ci dovrebbe essere chi deve evitare che tali critiche si inneschino. Meglio tacere sulla questione mail...Se un paziente non trova risposte dopo ore passate al telefono, riteniamo più che giustificabile provare la via della e-mail piuttosto che raggiungere di persona il presidio e mettere, nel caso di una eventuale positività, a repentaglio la sua e l'altrui salute.
Tra l'altro anche i tempi di attesa per gli stessi tamponi continuano ad essere biblici, e nulla si è fatto per ridurli...Apprendiamo infatti, dal sito ufficiale della regione Abruzzo, che la pubblicazione della “PROCEDURA NEGOZIATA IN URGENZA per la fornitura di tamponi rino/oro-faringei (lotto 1) e per la fornitura di terreni di trasporto per i virus (lotto 2), occorrenti nell'ambito dell'emergenza sanitaria per COVID 19, alle AA.SS. della regione Abruzzo”, è datata 16 Ottobre 2020 e si è conclusa appena un paio di giorni fa con il solito proclama alla stampa del governatore Marsilio che, naturalmente, si è guardato bene dal comunicare come mai non si sia provveduto per tempo all'approvvigionamento dei tamponi. Attendiamo comunque risposte.
Ci chiediamo inoltre come non sia stato possibile allestire, ad esempio in zona Campo della fiera, quindi in zona IZS, un presidio simile a quelli visti altrove, effettuando il prelievo ai pazienti direttamente in macchina, per accelerare i tempi. Davvero la seconda ondata è stata così spiazzante? Probabilmente il direttore sarà stato troppo impegnato a visionare i progetti privati del nuovo ospedale - cosa per altro affermata durante una delle recenti interviste- togliendo tempo prezioso all'organizzazione delle strutture sanitarie per contenere la seconda ondata abbondantemente preannunciata.
Cogliamo l'occasione per ribadire che la collettività necessita di una sanità adeguata, tempestiva e ben organizzata e non di una ennesima “cattedrale nel deserto”. Pertanto, anziché stigmatizzare il comportamento dei teramani, rei semplicemente di voler conoscere la propria condizione, Di Giosia dovrebbe semplicemente scusarsi per i ritardi con cui tali comunicazioni vengono fornite. In definitiva, in luogo della risposta tagliente e della precisazione sul (doveroso ) rafforzamento delle postazioni telefoniche, per le quali ha semplicemente fatto il proprio dovere ed anche con estremo ritardo - se dobbiamo dirla tutta - Avremmo preferito che il direttore si ponesse nella condizione di chi da giorni o da settimane, aspetta di conoscere l'esito di un tampone, e per tale ragione si è autorecluso in una stanza evitando persino di avvicinarsi agli affetti più stretti. L’empatia è una dote importante, soprattutto in un settore, quello della sanità, in cui ad essere in gioco c'è il bene più prezioso, la salute...
Pina Ciammariconi Consigliera M5S Teramo.