I Consiglieri di opposizione, in data 6 novembre, hanno chiesto al sindaco l’istituzione di una Commissione Straordinaria di Sanità senza ricevere risposta.
Il sindaco insiste nel dichiarare che il paese non è investito da un’emergenza sanitaria; insiste sulla sicurezza delle scuole attaccando scompostamente la dirigenza scolastica per presunta impreparazione a gestire efficacemente l’organizzazione (?), il sindaco procede senza tentennamenti nell’affrontare l’invito alla prudenza e le richieste si approfondimento avanzate dall’opposizione come inaccettabili attacchi alla sua persona, quasi un peccato di lesa maestà. La collaborazione è intesa e pretesa come accettazione supina della linea di condotta scelta dal sindaco, che sempre più si palesa come uomo solo al comando.
Su una questione tanto rilevante per l’intera comunità, l’opposizione ha il dovere di intervenire proprio perché intende rappresentare gli interessi e il diritto alla salute di TUTTI i cittadini, senza partigianeria, in un contesto così grave. La massima forma di collaborazione che può offrire adesso è chiedere al sindaco di cambiare strategia e di cominciare proprio dalla scuola.
Finora il dibattito acceso sulla questione si è svolto a suon di comunicati frammentari sui social. Vale la pena di rendere esplicito il ragionamento in tutti i suoi passaggi partendo da quello che è il protocollo che le istituzioni scolastiche devono seguire.
2.2.3. Elementi per la valutazione della quarantena dei contatti stretti e della chiusura di una parte o dell’intera scuola
La valutazione dello stato di contatto stretto è di competenza del DdP (DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE della ASL) e le azioni sono intraprese dopo una valutazione della eventuale esposizione. Se un alunno/operatore scolastico risulta COVID-19 positivo, il DdP valuterà di prescrivere la quarantena a tutti gli studenti della stessa classe e agli eventuali operatori scolastici esposti che si configurino come contatti stretti. La chiusura di una scuola o parte della stessa dovrà essere valutata dal DdP in base al numero di casi confermati e di eventuali cluster e del livello di circolazione del virus all’interno della comunità. Un singolo caso confermato in una scuola non dovrebbe determinarne la chiusura soprattutto se la trasmissione nella comunità non è elevata. Inoltre, il DdP potrà prevedere l’invio di unità mobili per l’esecuzione di test diagnostici presso la struttura scolastica in base alla necessità di definire eventuale circolazione del virus.
Questo il brano cruciale del Rapporto ISS COVID-19 n. 58/2020 che rappresenta il testo di riferimento per le procedure che la scuola deve seguire per affrontare casi di accertata positività al COVID. Si sottolinea l’attenzione che deve avere la ASL per il quadro complessivo del livello di contagio nella comunità.
Si impongono considerazioni urgenti:
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Non vi è dubbio che la sospensione dell’attività didattica della singola classe debba seguire valutazione e dispositivo formale del DdP ASL, senza il quale, l’adozione di un provvedimento di chiusura della singola classe da parte del dirigente scolastico si configura come provvedimento precauzionale urgente preso in emergenza: si può affermare che una condizione come quella di Montorio, dove la rilevanza del numero di casi positivi in ambito anche scolastico persiste da settimane, debba essere affidata a provvedimenti urgenti del dirigente da prendere giorno per giorno perché la sua richiesta di valutazione complessiva della situazione da parte di chi ha la responsabilità sanitaria rimane inascoltata?
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Il dirigente scolastico ha ripetutamente dichiarato di essere in attesa delle valutazioni e dei dispositivi di competenza della ASL, mentre il sindaco, nei suoi comunicati, ha sempre insistito nel sostenere di essere in contatto con la ASL e che la scuola non ha un problema sanitario e che tutto è sotto controllo.
Alla luce di tutto quanto sopra riportato, ci si chiede:
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Quali sono le fonti su cui il sindaco ha basato le sue stime e le sue misure?
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Quale autorità sanitaria, che non ha ritenuto di dover dialogare con il dirigente scolastico di una scuola con quasi 50 casi positivi, ha espresso esclusivamente al sindaco una valutazione così rassicurante?
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Vista la rilevanza della questione (rischio per un’intera comunità scolastica e, di conseguenza, per l’intero paese) attraverso quali documenti ufficiali la ASL ha ritenuto di rilasciare al sindaco un nulla osta per tenere aperto l’istituto?
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Troppi cittadini positivi al COVID sono ricoverati in ospedale. Siamo certi che questo indugio non abbia peggiorato la situazione sanitaria della scuola e della comunità cittadina?
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Come gruppo consiliare “Montorio Guarda Avanti” si torna a chiedere al sindaco l’istituzione immediata della Commissione Straordinaria di Sanità, di valutare l’opportunità di chiudere le scuole e di adottare immediatamente misure più efficaci e stringenti per prevenire e contenere la diffusione del contagio.
Il Consigliere Eleonora Magno Capogruppo “Montorio Guarda Avanti”
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