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MASSIMOSPECACon una lettera inviata a tutti i responsabili del PD, e in primis al segretario  provinciale Piergiorgio Possenti, ieri sera Il consigliere comunale Massimo Speca si è dimesso dalla segreteria dell'Unione Comunale del Pd e da tutte le altre cariche di partito 

Ecco la lettera

 

Caro Segretario, caro Piergiorgio,

ho sempre ritenuto che, così come c’è un tempo per ogni cosa, c’è anche un tempo per ogni uomo.

Questo semplice insegnamentomi ha costantemente portato a guardare al mio agire, interrogandomi sulla capacità di essere adatto al tempo che vivo e al ruolo che esercito nel presente che mi circonda.

C’è stato il tempo in cui, forse, la mia figura - nella veste di segretario dell’Unione Comunale di Teramo del Partito Democratico - era quella maggiormente calzante.

Era il tempo delle contrapposizioni, delle delegittimazioni, dei conflitti.

Al Partito spettava difendere la genuinità, o per meglio dire la bellezza, del progetto Teramo che, faticosamente costruito, aveva condotto il centro sinistra a governare nuovamente la città capoluogo.

Era il tempo in cui ci si doveva contrappore a palesi atti di ostilità, provenienti anche da frange della nostra comunità.

Era il tempo in cui si doveva accompagnare l’unica amministrazione di centro sinistra di un comune capoluogo abruzzese, a camminare lungo un sentiero progressista e riformista, difendendo l’agire amministrativo con la caparbietà che aveva contraddistinto tutti noi fino a poco tempo prima.

Io, da Segretario, quel tempo l’ho vissuto con pienezza, cercando di dare alla comunità democratica teramana, che indegnamente ho cercato di rappresentare, l’orgoglio di poter vivere un presente di riscatto, anche a costo di contrapposizioni con chi quel riscatto non lo aveva vissuto, se non di riflesso.

Ora, però, è giunto un nuovo tempo.

Oggi la nave del P.D. di Teramo viaggia su mari meno procellosi: è giunto il momento di riparare e non di più di difendere e per questo che oggi occorre un costruttore e non più un tutore.

Lascio, quindi, con la fierezza di chi ha avuto l’onore di rappresentare una comunità, la segreteria dell’Unione Comunale di Teramo e tutte le cariche da me ricoperte all’interno del Partito Democratico, consapevole che per ogni cosa c’è un suo tempo e per ogni tempo occorre la giusta persona.

Oggi non ci sono più le condizioni affinché io continui a ricoprire questi ruoli.

Lascio una segreteria che potrà ricordare di aver affrontatomomenti di difficile definizione quali il doloroso avvicendamento nella segreteria provinciale o le difficoltà di gestione di alcuni abbandoni in seno al gruppo consiliare, ma tutto sommato lascio con la coscienza che tutto è stato fatto nell’interesse comune.

Il mio successore avrà, dinanzi a , nuove sfide che affronterà con lo spirito del muratore; il mio piccolo lascito sarà quello di passargli un articolato progetto di riforma dei circoli comunali, da cui discende una nuova visione di partecipazione democratica, nonché una programmazione politica di lungo respiro denominata “Teramo 2025”.

Queste cose saranno la malta e i mattoni che passerò volentieri a chi saprà farsi rappresentante di questa comunità, augurando a lui, e a tutti noi,di saper camminare verso questo percorso con lo stesso spirito di unità che ha contraddistinto le donne e gli uomini democratici.

Nel lasciare, in punta di piedi, poterò via con me solo i ricordi che ho vissuto con profondo coinvolgimento in tutti le sedi e gli organi del Partito.

Non potrò mai dimenticare la grande partecipazione che raggiungemmo in occasione delle ultime primarie, la sentita adesione in occasione del convegno sui rifiuti, la viva vicinanza nelle circostanze in cui abbiamo sentito il bisogno di sentirci come “noi”.

Ringrazio tutta la comunità che, in quel tempo, volle accordarmi la fiducia della rappresentanza e, in particolare, Sandro Mariani che, come commissario che mi ha preceduto, non ha mai smesso di farmi sentire la sua vicinanza lungo il cammino di apprendistato.

Ora è giunto il momento di lasciare, senza ripensamenti, senza indugi e senza ulteriori panegirici, rimettendo il mio mandato, con decorrenza immediata, nelle tue mani, con la consapevolezza che saprai disporre per il futuro nel miglior modo possibile.

Cordialmente.

​​​​​​​​​Massimo Speca