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berardini 653x367L’approvazione della risoluzione che autorizza il Governo alla firma della riforma del MES è l’ultima goccia che fa traboccare un vaso pieno di tradimenti dei valori fondamentali del Movimento 5 Stelle.

Oggi muore definitivamente quello spirito rivoluzionario che ci ha sempre contraddistinti.

Il nostro programma elettorale era chiarissimo: “Smantellamento del MES”. La posizione è stata ribadita recentemente anche da Beppe Grillo che ha definito il MES uno strumento inadeguato ed inutile.

Oggi, invece, è stato nuovamente tradito il patto con i nostri elettori a causa di una classe dirigente inadeguata che, per paura di perdere la propria poltrona, cede a qualsiasi ricatto politico.

Ma questo è l’ultimo di una lunga serie. Dopo oltre due anni e mezzo nulla si è mosso anche su un altro nostro cavallo di battaglia nonostante i numerosi appelli di Beppe Grillo: l’acqua pubblica. Ovvero l’ambiente, la nostra prima stella.

Da parte dei vertici del M5S sono stati fatti troppi annunci e pochi fatti: revoca delle autostrade ai Benetton, legge sul conflitto di interessi, riforma fiscale, riduzione della durata dei processi, fuori i partiti dalla RAI, banca pubblica per gli investimenti, abolizione della povertà, ILVA, no TAV. Solo per citarne alcuni.

I vertici hanno sostanzialmente distrutto il sogno del Movimento e, anziché dimettersi per incapacità, continuano a rimanere saldamente al comando di una nave che è già affondata da tempo.

I territori e gli attivisti sono stati abbandonati da tempo, così come qualsiasi forma di reale democrazia: sulla piattaforma Rousseau si vota solo quando fa comodo con quesiti preconfezionati, altrimenti si decide in stanze ristrette come è avvenuto sul MES. La trasparenza e la condivisione sono ormai dei lontani ricordi.

Abbiamo tentato di invertire la rotta ma non ci siamo riusciti. Ci è stato risposto “se cade il governo io sarò rieletto, voi no”. Noi parlamentari subiamo giornalmente minacce di espulsioni e altri provvedimenti disciplinari solo se ci azzardiamo ad esporre il nostro pensiero.

Questo non è più il nostro Movimento 5 Stelle.

“Per questi motivi, con profondo rammarico, non mi resta che abbandonare il gruppo parlamentare per proseguire tutte quelle battaglie che il Movimento 5 Stelle aveva dichiarato di voler intraprendere a parole. Porterò avanti con forza le mie battaglie sulla sanità pubblica, sulla massima trasparenza della pubblica amministrazione e sul diritto costituzionale ad un ambiente sano. Sarò sempre a disposizione dei cittadini del mio territorio” dichiara il deputato Fabio Berardini.

“Ritengo, però, che tante siano state le cose positive fatte grazie alla mediazione del nostro Presidente del Consiglio e per queste ragioni vogliamo rinnovare la nostra fiducia a Giuseppe Conte. Manterremo uno spirito collaborativo nell’interesse esclusivo dei cittadini italiani.” Conclude Berardini.

Fabio Berardini