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Abruzzo+L'Aquila+Palazzo+dell'Emiciclo Nel bel mezzo della campagna elettorale, si è svolto oggi all’Aquila un Consiglio regionale senza una maggioranza, nonostante vi fossero all’ordine del giorno situazioni emergenziali e non più rinviabili. “La maggioranza in Consiglio regionale non c’è più da diverso tempo ed oggi vi è stata la riprova che senza i voti della minoranza, Chiodi e company non riescono ad approvare alcun provvedimento utile agli abruzzesi. Oggi abbiamo votato lo stanziamento dei fondi a favore degli Enti di Ricerca (Cotir, Crab e Crivea), dell’ Arit, dell’Ente Fiera di Lanciano, del Consorzio Mario Negri Sud, che consentirà di pagare gli stipendi ai dipendenti che sono al verde da 8 mesi” aggiungono Ruffini e Di Luca. E’ stato approvato anche il Regolamento per evitare che il numero eccessivo dei cinghiali esistenti distruggano i raccolti degli agricoltori abruzzesi, generando costosi rimborsi a carico del bilancio regionale. Lo scontro tra maggioranza e minoranza si è poi spostato sull’approvazione del Piano Demaniale Marittimo che è stato rinviato per mancanza del numero legale. Secondo i consiglieri del Pd, le responsabilità sono tutte della maggioranza che da ben tre consigli regionali consecutivi non riesce a garantire il numero legale per approvare il provvedimento. “Al contrario” dicono Di Luca e Ruffini “abbiamo lavorato in Commissione per dare un iter speditissimo all’approvazione del Piano Demaniale, licenziandolo dalla Commissione in un paio di giorni ed anche qui con i voti fondamentali della minoranza. Oggi ci è stato riproposto il testo in aula, ma anche questa volta la maggioranza non c’era e non è possibile che si chieda alle minoranze di sostituirsi alla maggioranza. Tra l’altro anche nell’ipotesi che il testo fosse stato licenziato, dopo la sua approvazione si prevede che i Comuni possono recepirlo nei successivi dodici mesi. Il Piano Balneare non avrebbe quindi sortito effetti immediati e certamente sarebbe risultato ininfluente per la stagione 2014 . I benefici si potranno ottenere solo a partire dalla stagione 2015 . Non vi era nessuna emergenza nell’approvare il Piano Demaniale se non quella elettorale, infatti il Piano sempre su richiesta della minoranza è stato rinviato al prossimo Consiglio regionale e sarà il primo argomento della nuova legislatura. La maggioranza ha avuto cinque anni per approvare questo provvedimento, tanto è vero che una risoluzione a firma Di Luca e Tagliente risalente al gennaio 2009 chiedeva l’approvazione del nuovo Piano Demaniale.” Altro importante provvedimento licenziato dall’aula è l’abrogazione dell’art. 14 della L.r. n.23/2014 che sospendeva l'iter autorizzativo per impianti fotovoltaici in zona agricola, eolici e per centrali a biomasse di potenza superiore ad 1 MegaWatt. “La norma creava un grave danno economico agli operatori pubblici e privati che avevano iniziato l’iter autorizzativo in quanto impediva loro di accedere ai benefici del Bando regionale che porta scadenza 5 luglio 2014. Tra l’altro oltre ad avere dei dubbi sulla costituzionalità della norma, la Regione Abruzzo si sarebbe esposta a numerosi ricorsi” dice Giovanni D’Amico.