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RUZZORETISEDEScrive e dichiara l'assessore Verna: «Ancora non riesco a credere a quello che leggo: il Sindaco della città capoluogo di provincia esprime rammarico sull’ennesima scelta fatta a maggioranza all’interno di uno degli enti più importanti del nostro territorio, cioè la nomina del collegio sindacale della Ruzzo Reti e nel giro di un battibaleno chi risponde? La presidentessa del Ruzzo? No. Qualche sindaco di centrodestra? No. Risponde addirittura, all’unisono, il novello collegio sindacale. Che dire? In 21 anni di attività amministrativa, prima assessore comunale, poi consigliere comunale e provinciale, componente del cda della Riccitelli, mai sentito un componente di nessun collegio sindacale fare dichiarazioni sulla stampa. Mai. Li ho sempre visti studiare documenti, dietro a faldoni polverosi prima ed a computer poi, ma mai munirsi di carta e penna e buttare giù un comunicato, entrando di fatto nell’agone politico. Sarà colpa di questo assurdo momento che stiamo vivendo, oppure sarà per qualche altro oscuro motivo, ma mai vista una cosa del genere».

ASCOLTA QUI VERNA IN ONDA SU R115

Pronta la replica di Maurio Salvi (Futuro In)

Caro assessore Verna,
A Teramo, da quasi tre anni e’ sempre carnevale, da quando amministra il centrosinistra.
E’ incredibile ma e’ così.
E tutto quello che non va e’ sempre colpa del “passato o responsabilità di qualcun altro.
Questa musica ha stancato, e’ un disco rotto.
Il definitivo funerale della Tercas, la sparizione del collegio elettorale, il crollo nella classifica della qualità della vita, tutte responsabilità altrui o remote.
Così come il litigio permanente con Regione, Provincia, Ruzzo, Ater, bim, insomma, il conflitto permanente con tutte le altre Istituzioni.
E lei si meraviglia di cosa?
Che tre professionisti, democraticamente e largamente eletti nel collegio sindacale del Ruzzo, reagiscano alle accuse scomposte del Sindaco di Teramo? Il sindaco di Teramo ha accusato tre professionisti di avere una chiara appartenenza politica e di non essere terzi ed imparziali.
E probabilmente senza neanche conoscerli.
Un giudizio preventivo probabilmente falso e certamente lesivo della loro identità personale e della
loro professionalità.
E questo l’unico, incredibile, fatto mai accaduto prima.
E lei pretende che gli accusati non rispondano?
Non siamo nella Russia degli anni settanta.
Sono stati fin troppo eleganti rispetto alla scostumatezza istituzionale ricevuta. Io non conosco i tre professionisti, dovranno essere e saranno giudicati per il loro lavoro.
Così come Lei ed il Suo Sindaco, che dopo tre anni vi distinguete solo per eccessi polemici e nullità amministrativa.