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Sono stati presentati presso la Provincia di Teramo i progetti dei Comuni teramani per accedere ai finanziamenti del Recovery Plan.

Il Comune di Montorio al Vomano, riferimento per l’intera area del Gran Sasso, ha proposto linee di sviluppo incentrate su tre tematiche principali:

1. promuovere la formazione, connessa soprattutto al digitale, creando un CAMPUS;

2. creare un vero comprensorio montano, con la funivia/cabinovia come primo pilastro;

3. aumentare e migliorare le condizioni di accessibilità e le connessioni autostradali.

“Attraverso queste linee di sviluppo – commenta il sindaco Fabio Altitonante – si dà finalmente la possibilità di far decollare la conoscenza, l’accessibilità e la fruibilità sia del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga che della montagna con i suoi impianti di risalita.

Questa è una strategia che si differenzia profondamente dalle azioni intraprese negli ultimi 20 anni con finanziamenti a pioggia, che oggi constatiamo non aver lasciato nulla. 

Mi dispiace che la Provincia stia portando avanti il progetto di una strada, il collegamento dall’uscita di Colledara a Prati di Tivo, che oggettivamente non è una strategia di sviluppo sostenibile. Questa strada costa decine di milioni di euro e andrebbe a sfasciare il Gran Sasso, cioè il nostro straordinario patrimonio ambientale. Mi auguro che il nostro progetto “Gran Sasso 2030” convinca da subito la Provincia a interrompere l’iter di questa infrastruttura inutile e dannosa per il territorio.

Noi stiamo proponendo un set di azioni con una visione al 2030.

Il progetto da un lato riprende e sviluppa idee progettuali ferme da anni (uscita autostradale a Montorio al Vomano e prolungamento del Lotto Zero) e dall’altro promuove progetti innovativi per i giovani, per le imprese e per l’attrattività di tutto il territorio (campus e digitale, cabinovia/funivia).

L’obiettivo finale è rimettere al centro il Gran Sasso d’Italia con il suo Parco, rendendolo più accessibile e fruibile”.

CAMPUS FOCALIZZATO SULLA DIGITALIZZAZIONE

Obiettivo dell’intervento è quello di costruire un campus di livello regionale focalizzato sulla formazione digitale. Sarà un centro integrato per educazione, cultura, sport, digitale e formazione professionale.

Il Comune di Montorio al Vomano ha individuato un’area pubblica di circa 50.000 mq, di cui una parte già dedicata al plesso scolastico di nuova realizzazione che riunirà scuola primaria e secondaria di I grado (già finanziato con circa 5,8 milioni di euro). 

Le risorse finanziarie necessarie sono pari a circa 11 milioni di euro. È in corso lo studio di fattibilità ed è cantierabile in 180 giorni.

Il Campus sarà inserito all’interno di un parco, in un contesto di impiantistica sportiva preesistente (2 campi da calcio, piscina, palazzetto dello sport, 3 campi coperti). 

All’interno del Campus saranno presenti almeno 150 posti letto per ospitare studenti e docenti, anche dall’estero, e agevolare gli scambi culturali a medio-lungo termine. Questo aspetto è particolarmente significante anche per l’aspetto turistico, promuovendo la conoscenza dei territori.

È pensato, dunque, per “vivere” e sviluppare progettualità e competenze nell’arco dei 12 mesi all’anno e fungerà da attrattore delle multinazionali del digitale.

L’intervento si configura come punto qualificante, poiché andrà a realizzare un ecosistema del mondo del digitale, coinvolgendo l’Università di Teramo. Il successo del progetto è assicurato dal mix tra formazione e imprese, con cui si creeranno sinergie e partnership strategiche. 

“Oggi l’Italia – sottolinea Altitonante – ha un profondo gap digitale sul fronte sociale, ponendo il Paese tra gli ultimi posti nell’Unione Europea. Circa 18 milioni di italiani, il 30% circa di quelli con più di sei anni, non hanno mai usato Internet nell’ultimo anno. Circa il 70% dei bambini che iniziano le elementari farà un lavoro che oggi non esiste. Nelle scuole didattica e metodologie non sono prettamente idonee allo strumento digitale.

La digitalizzazione è la sfida del futuro per imprese e giovani e si può vincere solo con la formazione”.

REALIZZAZIONE DELLA FUNIVIA DA MONTORIO A PRATI DI TIVO

La linea di sviluppo è focalizzata sulla creazione di un vero comprensorio montano, lo strumento delle connessioni valle-monte è l’unico modello vincente, ecco quindi la proposta della funivia/cabinovia. La posizione strategica di Montorio rende la connessione possibile, veloce e relativamente economica.    

La sua realizzazione garantisce un’attrattività territoriale che varca i confini comunali diventando un attrattore di livello regionale. L’aumento dell’afflusso turistico sarebbe esponenziale.

Con la realizzazione di un collegamento veloce in cabinovia/funivia tra Montorio e Prati di Tivo, il Comune di Montorio diventa un vero e proprio punto di accesso e partenza.

“Si va a creare un sistema integrato – commenta il sindaco – che avvicina un bacino d’utenza che arriva fino alle Marche. Diventando attrattivo anche per i paesi della montagna, è il primo passo per un ecosistema del turismo”.

Lo studio di prefattibilità individua 2 scenari e le risorse finanziarie necessarie sono pari a circa 25 milioni di euro.

Il primo, in particolare, è associato alla riqualificazione riconversione dell’area ex Fornace Di Carlantonio e prevede la realizzazione di un tracciato di circa 10,45 Km.

Punto di forza di tale proposta è la partenza dalla ex fornace dismessa, che potrebbe essere riqualificata quale base museale della flora e della fauna del Parco, oltre a diventare una riserva faunistica dello stesso.

REALIZZAZIONE DI UNA NUOVA USCITA AUTOSTRADALE A MONTORIO

L'autostrada A24, nota anche come "Strada dei Parchi", collega Roma a Teramo, passando per L'Aquila. È un’arteria che potrebbe e dovrebbe rivelarsi di estrema importanza per l’accessibilità alle zone interne. La realizzazione di una nuova uscita autostradale (nella zona del bivio per Villa Petto, sulla S.S. 150) si pone come strategica sia per accrescere l’accessibilità che per dare un nuovo impulso all’economia del territorio.

Nel Comune di Montorio al Vomano sono insediate aziende rilevanti sia a livello nazionale che internazionale. Attualmente il fatturato delle imprese presenti, tra zona artigianale e zona industriale, si attesta complessivamente intorno ai 200 milioni euro all’anno. 

“La nuova uscita autostradale – precisa Altitonante – è una risposta concreta alle potenzialità di crescita delle aziende presenti, con la possibilità di attrarne nuove.

Si aumenterebbe, inoltre, la facilità di accesso a Montorio in chiave turistica, quale Porta del Parco”.

REALIZZAZIONE DEL PROLUNGAMENTO “LOTTO ZERO” VERSO MONTORIO AL VOMANO

L’opera sorgerebbe in prossimità dell’abitato di Villa Tordinia, verso Montorio al Vomano.

La lunghezza del tracciato è di 1.880 metri lineari, di cui una parte in viadotto.

Le risorse finanziarie necessarie sono pari a circa 20 milioni di euro, per intraprendere l’azione in 120 giorni con accordi con la Provincia di Teramo.

“Il prolungamento è necessario per aumentare sia l’accessibilità del territorio che la sicurezza stradale.

Pensiamo anche alle patologie tempo-dipendenti: avere un’infrastruttura strategica che consenta di risparmiare tempo, almeno 10 minuti, significa salvare vite, considerando anche la distanza dei Comuni della montagna dall’ospedale”.