Non ha avuto la veste "ufficiale" e un po' "gitaiola" dai conclavi del passato, quelli che si facevano in alberghi o conventi isolati, come ai tempi di Chiodi e Brucchi, ma il conclave di oggi, voluto dal Sindaco D'Alberto, è stato comunque importante. Anzi, per certi versi... "fondamentale", nel senso più edilpolitico possibile, cioè quello di gettare le fondamenta di una nuova fase della politica cittadina. In sostanza, quello che D'Alberto ha detto ai suoi è stato: "Passata la fase acuta della pandemia, si sblocca l'inerzia amministrativa che il virus ha provocato e... dobbiamo rimboccarci le maniche".
Due i temi, discussi in oto ore di verifica serrata. Da una parte, le grandi azioni prioritarie e cioè Teatro Romano, Mercato Coperto, Ordinanza Teramo per la ricostruzione e anche il recupero vero e proprio (con relativa destinazione d'uso) del Castello della Monica. E, ovviamente, la TeAm. Dall'altra, le opere "secondarie" ma non per questo meno importanti, come il recupero urbano, un piano frazionale per la riqualificazione delle frazioni, da modulare sulla base degli investimenti possibili e poi i parchi gioco, sui quali il Comune non fa investimenti da 20 anni.
La sfida è il Dup 2021/2024, il documento di programmazione che segnerà la vera e propria roadmap dell'ultimo biennio della Giunta D'Alberto, sui risultati del quale questa amministrazione si presenterà agli elettori, per chiedere la riconferma. Ora sarà la capigruppo a dettare tempi e modi del rilancio dell'azione di Governo.