Il Partito Democratico di Giulianova esprime profonda preoccupazione per quanto riportato nel Piano di Riordino a riguardo della sanità teramana ed il particolare del nosocomio di Giulianova che, dopo aver subito gravi danni a causa dell’emergenza covid con il nuovo piano subirà ulteriori ridimensionamenti, non riuscendo a recuperare i livelli di assistenza precedenti;livelli che comunque erano stati assicurati dal governo regionale precedente dietro sollecitazione del gruppo consiliare cittadino del PD. Non ci sembrerebbe corretto non ricordare che la spoliazione del nostro ospedale è avvenuta nel tempo per mezzo dell’ applicazione scientifica della “tortura della goccia” riducendolo ai minimi termini per responsabilità, si badi bene, di tutte le amministrazioni regionali che si sono succedute negli ultimi venti anni e più e anche purtroppo di quelle guidate dal centrosinistra con scelte spesso incomprensibili e volte più alla definizione dei ruoli apicali che alla risoluzione dei problemi della sanità regionale e provinciale. Oggi ci sentiamo di ringraziare i Consiglieri Regionali Dino Pepe e Sandro Mariani che si interessano, unici in verità, a riguardo del depotenziamento dei nosocomi provinciali ed in particolare di quello di Giulianova, superando così speriamo una volta per tutte il triste teatrino del passato più o meno recente dove la politica regionale del nostro territorio si preoccupava quasi esclusivamente dei nosocomi di appartenenza geografica facendone ognuno una battaglia personale a discapito degli altri; battaglia che partiva naturalmente sconfitta in partenza dato che se non si ragiona nell’ottica complessiva del problema abbandonando le logiche di convenienza non si ha vita lunga. Quindi, dato che a quanto pare il “famoso” DEA di secondo livello non sia più all’ordine del giorno si cominci a pensare a come restituire dignità ai nosocomi teramani e soprattutto a quello di Giulianova indubbiamente il più bistrattato nel tempo. Si abbandoni inoltre il teorema dimostratosi ormai “fallimentare” del nuovo contenitore a tutti i costi , ma si proceda a lavorare su ciò che già esiste riempiendolo di attrezzature e personale ed adeguandolo nelle criticità che ci possano essere. D’altronde se il Policlinico Umberto Primo a Roma, edificato nel 1888 assolve ancora oggi alla sua funzione non si capisce perché i padiglioni dell’Ospedale di Giulianova non possano essere oggetto di ristrutturazioni programmate da eseguire nel tempo. Con chiarezza e determinazione diciamo che questa bozza di piano non va bene perché cosi come formulata rappresenta un danno per l’ospedale di Giulianova e per il nostro territorio. Siamo pronti a mobilitarci in ogni sede istituzionale e politica perché sia cambiata. Ci aspettiamo lo stesso senso di responsabilità da parte dei Consiglieri teramani della destra che governa la regione così come dal Sindaco Costantini a cui chiediamo di raccogliere il nostro invito a mobilitarsi. Dobbiamo ottenere per il nostro ospedale un numero di posti letto adeguato al bacino di utenza servito, soprattutto in riferimento alla popolazione turistica, non perdere nessun reparto specialistico esistente restituendo al contempo primari nel pieno delle funzioni e riconoscere ai reparti di eccellenza risorse e funzioni. Il Partito Democratico di Giulianova è pronto per affiancare e supportare tutti coloro che si impegneranno con soluzioni migliorative di questo piano regionale al fine di offrire un servizio sanitario adeguato alle necessità dei cittadini.