È di pochi giorni fa la notizia che il Sindaco di Giulianova e il Vice Sindaco di Tortoreto hanno manifestato soddisfazione per quanto riguarda la conferenza dei servizi che ha espresso parere contrario alla realizzazione della famigerata spiaggia di alimentazione che sarebbe dovuta essere realizzata ad Alba Adriatica. La novità non è che il progetto sperimentale della spiaggia di alimentazione aveva ed ha, secondo noi, dei limiti, non è il fatto che su questo progetto si è scatenata una inutile bagarre politica e di consenso , non è nemmeno che il mondo della pesca doveva e deve tutelare il proprio settore produttivo, la vera novità è che il Sindaco di Giulianova Costantini e Amministratori di località limitrofe (Tortoreto) non hanno espresso nessuna solidarietà al problema erosivo che sta affondando letteralmente un’economia turistica un tempo fiorente, ma hanno solo esultato su una battaglia che non vede ne vincitori e né vinti! Vogliamo ricordare ai protagonisti di questa vicenda, che non PERDONO tempo a salire sul carro del vincitore, pur non comprendendo ancora quale sia il premio, che il 12 Aprile 2021 il primo cittadino di Giulianova dichiarava testualmente “le zone di prelievo non sono quelle di inseminazione” dichiarazione puntualmente contraddetta dai prelievi effettuati sulla zona di prelievo della sabbia individuata dalla Regione. Ci saremo aspettati, forse con troppo ottimismo, che su questa vicenda esprimessero vicinanza, anche in considerazione della neutralità delle cariche politiche che rivestono ed invece hanno prevalso logiche campanilistiche tipiche del ‘700.
Paolo Tribuiani alla guida del Partito Democratico albense, in maniera chiara e limpida, ha sempre ribadito di volere e di apprezzare l’intervento e le risorse impegnate, allo stesso modo si è opposto in maniera chiara alla posa dei 2 pennelli prediligendo il solo ripascimento, posizione che concorda con tutte le altre osservazioni pervenute in Regione (sono depositate e visibili) come quella del Comitato Antierosione, dell’Oba, della Fab, dell’Assohotel, della Costa Dei Parchi, dell’Albatour etc…che dicono esattamente la stessa cosa, ossia no ai pennelli! Adesso, nonostante questo progetto è stato voluto, programmato e promesso dal Sottosegretario D’Annuntiis si vuole insinuare che un partito, che è minoranza in Regione, abbia avuto la forza di bloccarlo facendo accordi con la Lega ! Fatela finita! Il Partito Democratico è opposizione in Regione, ci governa il Presidente Marsilio di Fratelli D’Italia, che pensa che Alba Adriatica sia bagnata da 3 mari, con una coalizione di centro destra! Tocca a loro risolvere il problema erosivo, è di loro competenza! Il PD non fa accordi con forze di centro destra, anche se qualche facinoroso, affascinato dalla fantapolitica, sui social ha scritto il contrario cercando di difendere il “mal operato” del loro referente politico e cercando di addossare la colpa agli altri, semplici spettatori!
Le carenze di questo progetto sono apparse subito chiare a tutti gli operatori turistici e riportate nero su bianco nelle osservazioni che sono pervenute alla Regione Abruzzo anche da chi oggi ripiega nelle retrovie contraddicendosi e farneticando su ipotetici accordi politici tra forze distanti anni luce. Perché non ascoltare con più attenzione il mondo della pesca e degli operatori che hanno sempre avuto dubbi fondati proponendo anche alternative, mentre si è dovuti arrivare ad oggi, dove l’ARTA e l’IZSAM hanno prodotto dati inconfutabili, dove in maniera limpida dichiarano che “le zone di prelievo contengono popolazioni di vongole vive e vitali e ben strutturate con quantità di risorsa superiore al Piano di Gestione Nazionale”.
Una domanda, a questo punto, nasce spontanea: perché questo progetto, senza le dovute verifiche preliminari di compatibilità, è stato portato avanti con testardaggine da settori della Regione in contrasto con settori politici della stessa Regione?
Le ragioni sono forse più politiche che ambientali? Perché continuare a percorrere a testa bassa questa strada? Perché non si è provveduto a trovare soluzioni o mediazioni con la città di Alba Adriatica e con tutti i protagonisti di questa vicenda? Dove è finito il piano B che prevedeva un’eventuale ripascimento?
A queste domande siamo certi che nessuno ci risponderà anche se le risposte sono chiare!
L’epilogo di questa storia è che le promesse del Sottosegretario D’Annuntiis sono volate al vento, le attese tradite, le promesse elettorali mancate ed intanto è la terza stagione che Alba Adriatica non vede un granello di sabbia sul suo litorale e nemmeno i ristori (1 milione) approvati un anno fa e persi non si sa dove!
Alba Adriatica, i suoi operatori economici, i cittadini e i turisti pretendono risposte certe e concrete, siamo stanchi, le parole non bastano più! È il momento di agire, la stagione sta per terminare!