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deramoLa Lega perde i pezzi e sono pezzi importanti. Cinque consiglieri regionali - Manuele Marcovecchio, Simone Angelosante, Antonietta La Porta, Fabrizio Montepara e Antonio Di Gianvittorio - hanno inviato una lettera al leader Matteo Salvini, in cui viene contestata la gestione del partito da parte del vertice regionale, il deputato aquilano Luigi D'Eramo. I consiglieri, che si sono autosospesi dal partito ed hanno scritto anche a Salvini, nom a D'Eramo.

Questo il testo della lettera: «La politica è ascolto, fare e coltivare il bene comune. La politica è anche coerenza, nonché divenire e assunzione di responsabilità, da qualche tempo accusiamo personali e condivise situazioni di disagio all'interno del partito cui abbiamo convintamente aderito, determinate da talune discutibili scelte e azioni di indirizzo politico amministrativo del segretario regionale. Avvertiamo, quindi, la necessità di assumere una pausa di riflessione, sospendendoci al momento dal gruppo e, nel contempo, ribadendo pieno sostegno al governo regionale. Il nostro vuole essere semplicemente un passo di lato, con il quale non intendiamo sbattere nel chiudere porte, rimanendo aperti e pronti a ogni utile confronto».

E' possibile che passeranno al gruppo misto e a questo punto anche le poltrone di qualche assessore potrebbe iniziare a tremare. Per ora bocche cucite da parte loro che preferisco aspettare. Cosa? Forse che Salvini mandi a casa D'Eramo e i suoi seguaci, tra questi il teramano Emiliano Di Matteo che lo affianca ad ogni sua iniziativa. Anche Giuliante (presidente della Tua) ha assunto una posizione di "attendista".