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salviniNon ha spaventato, se non una sola persona, le minacce di Salvini di espellere i consiglieri regionali ex Lega. "Il consiglio federale della Lega, che si è riunito ieri sera, ha provveduto all’unanimità ad espellere  il consigliere regionale Manuele Marcovecchio per aver promosso e sostenuto iniziative politiche ed elettorali in contrasto con le decisioni del partito", si legge in una ufficiale partorita oggi. Marcovecchio rimarrà forte e saldo con: Simone Angelosante, Antonietta La Porta e Antonio Di Gianvittorio.

Fabrizio Montepara invece ha fatto un passo indietro poco fa, per mantenere il "posto" nella Giunta di Marsilio a Campitelli. Ma poco importa a cinque diventati quattro. Loro per nulla spaventati vanno avanti e la prossima settimana "spiattelleranno" tutto quello che sanno di D'Eramo, nemico giurato e dichiarato, nel corso di una conferenza stampa che convocheranno all'Aquila. In quella sede saranno svelati "altarini" importanti contro il segretario regionali e i suoi fedelissimi nominati per ogni provincia: per quella di Teramo ha giurato fedeltà: Emiliano Di Matteo.

Per i quattro consiglieri finiti nel gruppo misto o quasi parla la lettera inviata a Salvini:

«La politica è ascolto, fare e coltivare il bene comune. La politica è anche coerenza, nonché divenire e assunzione di responsabilità, da qualche tempo accusiamo personali e condivise situazioni di disagio all'interno del partito cui abbiamo convintamente aderito, determinate da talune discutibili scelte e azioni di indirizzo politico amministrativo del segretario regionale. Avvertiamo, quindi, la necessità di assumere una pausa di riflessione, sospendendoci al momento dal gruppo e, nel contempo, ribadendo pieno sostegno al governo regionale. Il nostro vuole essere semplicemente un passo di lato, con il quale non intendiamo sbattere nel chiudere porte, rimanendo aperti e pronti a ogni utile confronto».