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osvaldoditeodoroSiamo alla vigilia di nuove aperture commerciali nel quartiere Gammarana (Globo e Gabrielli), evento che non può che rallegrarci; ciò che al contrario ci intristisce è la totale assenza di una visione di sviluppo del Centro storico di Teramo da parte della maggioranza comunale.
Sono anni oramai che assistiamo ad una deriva di impoverimento della nostra città ad ogni livello, ma la politica non ha saputo mettere in campo misure che riuscissero a contrastare il declino. Le Istituzioni non sembrano affatto percepire la gravità della situazione e si limitano ad offrire occasioni di svago e divertimento, senza mai mettere in campo azioni strutturali di miglioramento della vivibilità cittadina, queste sì in grado di generare nuova residenzialità, nuovi ingressi e permanenze che ripopolino la città e le diano nuova linfa.
Insisto nel riproporre pervicacemente alcune proposte e criticità strutturali da attenzionare con priorità assoluta:
1) BUS NAVETTA. La proposta consiste nel collegamento permanente fra il grande parcheggio di Piazza San Francesco e Piazza Martiri della Libertà.
2) CENTRO LOGISTICO/FERMO DEPOSITO. Istituire un centro logistico nonché il cosiddetto “Fermo Deposito”, cioè a dire un servizio accessorio del commercio (sia tradizionale che online), compreso nel prezzo della spedizione, da ubicare nel grande Parcheggio di Piazzale San Francesco.
3) PIANO DEI PARCHEGGI. Redazione e approvazione del Piano che consenta la massima accessibilità e appetibilità del Centro storico (sia per i residenti che per i fruitori), valorizzando le zone dei parcheggi già esistenti, recuperando l’inutilizzato Campo Boario e migliorando i percorsi di ingresso e di uscita (vedi zona di Porta Melatina).
4) DECORO. Occorre curare gli arredi, mantenere e rendere omogenee le pavimentazioni e l’illuminazione pubblica, garantendo uno standard di pulizia molto maggiore in tutti i quartieri e attivando gli strumenti di deterrenza per coloro che insudiciano e non gestiscono civilmente i propri animali da compagnia.
5) IDENTITÀ VISIVA DEL CENTRO STORICO. Occorre creare un’identità visiva del Centro storico attraverso un piano pluriennale complessivo della pavimentazione che escluda totalmente la presenza dell’asfalto e che sia coerente in tutti i quattro quartieri centrali, valorizzando al contempo le 34 vie di accesso al centro con apposita segnaletica e una illuminazione a led dedicata che identifichi immediatamente il cuore della città.
6) VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO. Acquisire consapevolezza della lungimiranza del progetto di “Parco Archeologico Urbano” avanzato dal compianto avvocato Walter Mazzitti, studiandone le positive implicazioni in termini di attrattività e di marketing territoriale.
7) RECUPERARE LE AREE ABBANDONATE. Evitare che la città perseveri nel lasciare al proprio interno aree inutilizzate e preda dell’incuria, quali soprattutto i giardini del complesso ex Regina Margherita (già chiesti e concessi in comodato dall’Ente proprietario al Comune di Teramo, ma negligentemente ancora mai aperti al pubblico) e il cortile dell’ex carcere di Sant’Agostino (anch’esso già informalmente concesso in comodato dal Ministero, ma negligentemente ancora non reso fruibile per la cittadinanza).
8) RISTRUTTURAZIONE DI TUTTI I PALAZZI DANNEGGIATI DAL TERREMOTO. Su molti di essi già insistono dal 2017/2018 decine di milioni di finanziamento inutilizzati oramai da troppi anni, con grave danno per l’indotto del Centro storico, orfano delle centinaia di studenti e dipendenti pubblici che prima affollavano quotidianamente le scuole Savini e San Giuseppe, il Municipio di Piazza Orsini e gli altri edifici sgomberati.
Ci tengo a ribadire che, se è certamente auspicabile uno sviluppo armonico della città che non tralasci tutte le frazioni e i quartieri (e in tal senso ben vengano le iniziative in itinere), non è superfluo sottolineare che ciò non debba avvenire a discapito del Centro (come gli esempi citati dimostrano ampiamente).
Pertanto, non mi stanco di evidenziare come ad oggi manchi totalmente un disegno volto ad arginare lo spoglio progressivo del Centro storico cittadino, lo spopolamento e la desertificazione del cuore della città, fino al definitivo dissanguamento del tessuto scolastico, residenziale, commerciale, artigianale, professionale e sportivo che da sempre hanno rappresentato l’anima stessa di 


​Il Consigliere comunale di Italia Viva Teramo
​F.to Osvaldo DI TEODORO