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20140428-193228.jpg Mai e poi mai avremmo immaginato che un politico più che navigato come l’ex assessore regionale Gatti, al quale si è subito accodato il sofferente rieletto sindaco Brucchi, per giustificare la nomina  di una inutile miriade di assessori prendesse a riferimento il numero di abitanti del territorio da amministrare (con termine di paragone specifico la cittadina costiera di Giulianova). Gatti dice  che quando il comune di Giulianova (che fa la metà della popolazione di Teramo) nominerà solo due assessori, allora si che Teramo ne nominerà cinque come chiede il PD. Premesso che superato un certo numero di abitanti, a prescindere dalla quantità dei residenti, le problematiche a cui fare fronte non si differenziano più di tanto , vogliamo rilevare a Gatti e all’accodato Brucchi che, essendo Giulianova  una località turistica, per un terzo dell’anno la popolazione quadruplica e se poi andiamo a valutare il prodotto interno lordo comunale, non crediamo sia  molto al di sotto di quello del comune di Teramo. Rimandando al mittente certi strumentali termini di paragone, facciamo notare a Gatti  che se le sue affermazioni fossero cosa plausibile, le metropoli con milioni di abitanti avrebbero bisogno  di centinaia di migliaia di assessori. Al comune di Teramo Brucchi ha una maggioranza di 20 consiglieri su 32. Da indiscrezioni a mezzo stampa, per una equa ripartizione tra le liste che lo hanno supportato, nominerà 9 assessori più due o tre consiglieri con rispettive deleghe . In concreto più della metà degli eletti avranno incarichi amministrativi con capacità di spesa, a prescindere dalle competenze. Tutto questo in un periodo di spending review in cui le casse comunali sono vuote tanto quanto quelle dei cittadini, con l’aggiunta che spesso gli assessori hanno ruolo marginale nell’amministrazione attiva perché surrogati dai dirigenti che puntualmente a fine anno presentano le loro parcelle. Brucchi ha “sbroccato” per la risicata conferma ma ancora di più lo ha fatto Gatti non più ricoprendo ruolo di governo regionale e di conseguenza non potendo fare fronte alle oltre diecimila promesse elettorali . Evidenziamo inoltre che debbono decidere se tali scelte vanno fatte per capacità e competenze, perché si è stato in grado di prendere più voti o adottare entrambi i criteri. Ci auguriamo che i nominati siano in grado almeno di amministrare un condominio e siccome il condominio è il Comune di Teramo e a pagare sono i cittadini residenti, ci permettiamo di consigliare al riconfermato sindaco di fare nomine in sintonia con i tempi  e soprattutto di sceglierle fra i più competenti e capaci.     I Perdavvero