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Il Partito Democratico di Teramo denuncia la nuova giunta comunale come un inaccettabile compromesso tra potentati locali rimasti oramai a secco di potere. La moratoria tra correnti impegnate in una furente lotta per accaparrarsi le poltrone ha partorito inoltre un ulteriore danno alla spesa pubblica imponendoci  ben nove assessorati, addirittura tre in più dell’appena nata Giunta regionale che a differenza di Teramo deve occuparsi di quasi un milione e mezzo di popolazione e produrre leggi. Lo scrive in una nota l'Unione Comunale di Teramo. Oltre agli alti costi economici quelli politici sono ingentissimi, e anch’essi a carico dei poveri cittadini teramani che pagheranno la litigiosità del nuovo governo comunale con una sicura paralisi dell’azione amministrativa frutto di ricatti e ripicche. Ben tre delle sei liste a sostegno di Brucchi, che, ricordiamolo, è Sindaco di una città spaccata a metà nella quale trova riconferma solo grazie a 600 voti espressi dopo una disperata mobilitazione a chiusura di urne da parte di alcuni fedelissimi di alcune piccole frazioni, esprimono disagio e pubblico malcontento. Addirittura il Vice Sindaco uscente, a cui va la nostra solidarietà politica e umana e il riconoscimento di essere stato il vero protagonista della precedente amministrazione, parla di umiliazione e di opposizione. In tale contesto si registra una giunta composta da ex assessori riconfermati che hanno certamente deluso, e il giudizio è quello espresso dagli elettori nei confronti del Sindaco, fratelli di onorevoli in carica e figli di superiori sul posto di lavoro del chirurgo e Sindaco Brucchi. Teramo merita di meglio e non un arroccamento tra ex potenti i quali pensano che non sia accaduto nulla dopo la sconfitta alle regionali e il pareggio al Comune. Vigileremo affinchè si torni a lavorare per l’interesse collettivo e non per i pochi, ci opporremo fermamente al fine di tornare al più presto al voto per allineare Teramo ad un necessario cambiamento.