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La settimana scorsa i consiglieri regionali del M5S hanno chiesto, innanzitutto ai partiti di maggioranza, di evitare che la prima forza politica dell’opposizione fosse esclusa dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio e dalla Presidenza della Commissione di Vigilanza. C’era sentore di inciucio. Ma il consigliere Camillo D’Alessandro negava ed anzi mi rimproverava, rea di non sapere che il Presidente della Commissione di Vigilanza viene eletto dalle sole minoranze. Il voto di ieri ha dimostrato che non solo c’era l’inciucio ad escludendum ma che alcuni consiglieri di maggioranza si sono prodigati nel fornire un soccorso al centrodestra, spaccato tra le ambizioni di Forza Italia e quelle del NCD. Il cosiddetto braccio destro di D’Alfonso è intervenuto di nuovo attraverso un eloquio degno della sua mente: quanto accaduto ai noi “grillini” «è un'ingiustizia sulla base di un regolamento che non c'è». E per sanare l’ingiustizia D’Alessandro promette di cambiare in tempi rapidi il regolamento che non c’è. Caro D’Alessandro, spiegaci se ignori o pensi di poter prendere in giro i tanti cittadini abruzzesi che hanno votato per il M5S. Il Regolamento c’è ed è chiarissimo. Per il Presidente, Vice Presidente e Segretari, ogni consigliere può esprimere un solo voto. La maggioranza, per quanto riguarda Vice Presidenti e Segretari, vota il suo candidato, ma avendo voti più che sufficienti per eleggere il suo vice Presidente, può tranquillamente votare per l’uno o l’altro dei candidati presentati dalle opposizioni. Infatti ieri tre consiglieri di maggioranza hanno votato a favore del Vice Presidente proposto da Forza Italia. Se avessero voluto davvero garantire la presenza del M5S nell’ufficio di Presidenza avrebbero potuto votare, molto semplicemente, per il candidato del M5S alla carica di Segretario. E invece, anche in quel caso, due consiglieri di maggioranza hanno votato per il candidato del centro destra, onde evitare spiacevoli incidenti interni al centrodestra e con la piena coscienza di discriminare il M5S. Caro D’Alessandro non ti nascondere dietro il regolamento che non c’è ma è da cambiare: il regolamento consentiva e consente di fare giustizia e voi avete scelto di affiancarvi gli oppositori a voi più affini. Ora c’è in ballo l’elezione del Presidente della Commissione di Vigilanza. Lo Statuto è chiarissimo: la Commissione è “presieduta da un Consigliere tra quelli indicati dall’opposizione”. Dunque le opposizioni propongono e la maggioranza vota e sceglie. Nessun divieto di voto, anzi la pluralità delle proposte (“tra quelli”) impone che la maggioranza si schieri e scelga. Altro che Presidente della Vigilanza votato solo dalle opposizioni! Caro D’Alessandro, cara maggioranza, assumetevi le vostre responsabilità e garantite al M5S la Presidenza della Commissione di Vigilanza. Non solo dimostrerete che avete a cuore la democrazia ma dimostrerete anche che non avete paura di qualcuno che, sicuramente, andrà ad aprire i tanti cassetti e i tanti armadi che attendono da anni di prendere aria.