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Ammonta a 10milioni 349mila euro il primo Pef della Teramo Ambiente tutta pubblica. Il piano economico e finanziario, che sarà portato all’approvazione del consiglio comunale di martedi pomeriggio, registra una diminuzione dei costi complessivi importante rispetto agli anni scorsi. "Una riduzione dei costi significativa a cominciare da quelli della Politica" ha tenuto ad evidenziare il sindaco Gianguido D'Alberto al fianco della delegata al bilancio, l'assessore Stefania Di Padova e dei consiglieri Emiliano Carginari e Piergiorgio Passerini.

Cosa significa, in termini pratici?

Che i teramani, in media - e sottolineamo in media - potrebbero ritrovarsi bollette meno care del 5%. Parliamo delle utenze domestiche, sia chiaro. Leggermente in diminuzione anche le utenze non domestiche "per le quali già lo scorso anno abbiamo apportato un sostanziale taglio" hanno ricordato in Comune oggi. Riflettori puntati sulle bollette di chi vive fuori, frazioni e case sparse, per i quali vige il sistema delle isole ecologiche: "Siamo soddisfatti della risposta che c'è stata da parte dei cittadini, abbiamo previsto una dimunizione della Tari in funzione proprio dell'ottimo risultato in termini di raccolta differenziata".

Ma se la Tari diminuisce del 5%, l'erba cresce letteralmente in città e fuori. "Siamo consapevoli che c'è molto, moltissimo, da fare, da perfezionare" ammentte il sindaco "siamo consapevoli, altresì, che la TeAm è pubblica da pochi mesi, entro ottobre avremo il piano industriale, c'è molto su cui correggere il tiro ma abbiamo ottenuto un risultato impensabile fino a soli 4 anni fa: rendere la nostra società tutta pubblica, abbattendo costi vivi della Politica, progettando investimenti su impianti e acquisto mezzi". A cominciare dalle spazzatrici che, lamentano in città, latitano da troppo tempo. 

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