Caro sindaco di Teramo,
l'ho ascoltata riannunciare un cambio di passo in casa Teramo Ambiente ora che è diventata tutta pubblica e l'ho sentita, ancora una volta, parlare di riduzione dei costi: su tutti, i costi della politica.
E i costi sostenuti, con soldi pubblici, per le cause di lavoro perse dalla TeAm quando era ad Luca Ranalli e presidenti erano Pietro Bozzelli, prima, e Pelagatti, poi?
La TeAm è stata condannata a corrispondere le spese di lite e le differenze retributive ad alcuni ex dipendenti dell'ex commessa di Termoli (perduta dopo dieci anni) così come riportato nelle sentenze dei giudici del lavoro del Tribunale di Larino e Corte d'Appello di Campobasso. Parliamo di Soliman Aly, Valterio De Santis, Greco Celestino, Paolo Esposito, Fedele Edmondo e De Bellis Leonardo.
Mentre lei, sindaco, a luglio 2021, si adoperava e firmava la gestione “in house” di TeAm, piombavano sulla società le sentenze di condanna per la gestione pubblico/privata.
Le cito, a titolo d'esempio, la sentenza d'appello n.127 di settembre 2021, non impugnata da TeAm e che ha fatto tirare fuori alla società oltre 17mila euro nei confronti dell'ex dipendente De Bellis. E, nei giorni scorsi, lo stesso ha fatto notificare a TeAm un atto di precetto da 9.500 euro.
Le cito, sempre a titolo d'esempio, il caso di Valterio De Santis: 58mila euro per 24 mensilità (senza reintegra) + 12mila euro di spese legali
Le cito le sentenze di condanna per altri due ex dipendenti di Termoli, altri 7mila euro
Le cito i procedimenti disciplinari, i licenziamenti, le reintegre, gli accordi extra-giudiziali: a Termoli come a Teramo.
Caro sindaco,
le chiedo una promessa prima ancora del cambio di passo.
Se dovrà mai far difendere ancora la TeAm in altre cause di lavoro pretenda almeno la presenza in udienza dell'avvocato incaricato.
Non faccia accadere più quello che il giudice di Campobasso riporta, nero su bianco, in quella sentenza n.127/2021 e cioè che, nonostante l'incarico dato ad un insigne avvocato, la TeAm ha mandato in aula un “dottor”, all'epoca non iscritto ad alcun albo forense, un semplice praticante, un non avvocato.
Può succedere? Non dovrebbe succedere. E facciamo in modo che non succeda più.
Perchè i soldi tirati fuori per pagare quell'avvocato e tutte queste condanne sono pur sempre soldi nostri.
E anche suoi.