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L'ingegner Franco Iachini sta per acquisire la Green Tourism Abruzzo srl da Emilio Schirato per poi edificare in località Piano d’Accio un hotel ed un centro annesso per un volume complessivo di metri cubi 22.821 ed un’altezza massima di 21,5 metri, nonché ad edificare centri commerciali per un volume complessivo di metri cubi 14.023 ed un’altezza massima di 14,5 metri.

QUI LA DELIBERA APPROVATA DAL COMUNE

L'operazione è quasi fatta. La zona è quella dove si trovano dei vecchi pannelli solari vicino al distributore di carburante. La delibera approvata dal Comune, pero', crea perplessità nel consigliere comunale Osvaldo Di Teodoro che oggi interroga il sindaco e la Di Padova su questo argomento:

 

AL SINDACO DI TERAMO E AGLI ASSESSORI COMPETENTI PER MATERIA

PREMESSO:

– che, da ultimo, con deliberazione di Giunta comunale n. 194 del 27 maggio 2022 il Comune di Teramo – tramite una Variante al Piano Integrato di Intervento – ha autorizzato tre società, la Green Tourism Abruzzo srl, la Media Trading Locator srl e la Ancat srl ad edificare in località Piano d’Accio alberghi per un volume complessivo di metri cubi 22.821 ed un’altezza massima di 21,5 metri, nonché ad edificare centri commerciali per un volume complessivo di metri cubi 14.023 ed un’altezza massima di 14,5 metri;

CONSIDERATO:

– che, a prescindere dalle considerazioni tecniche, devesi constatare la volontà politica di continuare a svuotare la città per far scivolare verso il mare ogni attività ed ogni iniziativa economica, specie dopo la recente apertura del nuovo edificio del Globo e dell’Oasi alla Gammarana, laddove fra breve verranno ulteriormente ad aggiungersi i nuovi immobili commerciali del Gruppo Gabrielli;

– che, rispetto all’abbrivio di tale procedimento (anno 2010), le condizioni oggettive in cui versa la città di Teramo risultano essere profondamente mutate, sia in riferimento alla crisi economica e commerciale che la attanaglia da anni, sia in riferimento alla crisi demografica nella quale è piombata negli ultimi tre anni (2019, 2020 e 2021), durante i quali si è riscontrata una perdita di oltre 2.500 residenti, corrispondenti a quasi il 5% del totale dei residenti che vi erano nel momento dell’insediamento dell’attuale maggioranza (cioè nel 2018);

– che con questa decisione relativa agli insediamenti alberghieri e commerciali a Piano d’Accio l’opera di spoglio della città e di spostamento progressivo verso la costa continua incessante, senza alcuna fattiva volontà di bilanciare la situazione in favore del centro storico e delle zone più interne; – che in data 10 luglio u.s. si apprendeva dai quotidiani locali come “in questo piano integrato è entrato anche Franco Iachini, il gestore del vicino stadio Bonolis, accanto alla Green Tourism dell’imprenditore pescarese Franco Schirato”;

– che il Sindaco Gianguido D’Alberto ha ritenuto di dichiarare pubblicamente in merito: “Sono esterrefatto. Questo non è nessun nuovo progetto, è lo stesso progetto dell’albergo che va avanti dal 2010, voluto da quel centrodestra con il quale ora sta Di Teodoro. La delibera serviva semplicemente a sbloccare una situazione che il centrodestra di cui sopra non era riuscito a sbloccare. Quando Di Teodoro dice che stiamo autorizzando nuovi centri commerciali a Piano d’Accio, prende un abbaglio: nel progetto del 2010, accanto all’albergo, sono previsti anche dei locali commerciali. E le cubature sono state solo lievemente modificate rispetto al progetto iniziale. È un abbaglio politico- amministrativo, comprensibile per chi non conosce certe situazioni. Quanto all’accusa di voler svuotare il centro storico e di spostare l’asse della città verso il mare, è frutto di una visione miope e non voglio neanche replicare”;

RITENUTO, alla luce di quanto precede, di dover domandare al Sindaco e all’Assessore competente notizie circostanziate in merito e, in particolare, di chiarire:

➢ se sussistano vincoli normativi che rendano obbligatoria e non altrimenti riconsiderabile tale Variante al Piano Integrato di Intervento in località Piano d’Accio;

➢ se il Comune di Teramo abbia valutato e ponderato – nel loro complesso – le azioni pianificatorie, autorizzatorie e concessorie concernenti tutte le realizzande aree commerciali in località Piano d’Accio, tutte le aree commerciali realizzate e realizzande nei quartieri Gammarana e Stazione, tutte le aree commerciali insistenti nel nuovo stadio comunale di Piano d’Accio, ai fini di uno sviluppo armonico dell’economia e del commercio nell’intero

Interrogazione n. 124

Gruppo consiliare CITTADINI IN COMUNE

INTERROGAZIONE
SUI NUOVI ALBERGO E CENTRO COMMERCIALE A PIANO D’ACCIO

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territorio comunale;

  • ➢  se il Comune di Teramo abbia valutato e ponderato come il consistente e preoccupante declino

    demografico della città, accompagnato dall’inevitabile riduzione dell’attrattività della stessa, stia incidendo negativamente sul tessuto commerciale cittadino e quindi richieda azioni di sostegno alle attività esistenti, onde frenare le chiusure definitive, i fallimenti e le liquidazioni che si susseguono in un crescendo sia numerico che di intensità;

  • ➢  se l’affermazione del Sindaco “è lo stesso progetto dell’albergo che va avanti dal 2010, voluto da quel centrodestra con il quale ora sta Di Teodoro” sia consentita nell’alveo della grammatica istituzionale:

    • da un lato circa l’interesse pubblico attuale (al 2022) affinché venga realizzato quanto

      originariamente proposto e ipoteticamente plausibile nelle previsioni di dodici anni or

      sono;

    • dall’altro lato circa la asserita collocazione politica dello scrivente, se ed in quanto voluta

      dal sottoscritto oppure al contrario se piuttosto obbligata dalle scelte personali ed insindacabili del primo cittadino che ha inteso nel 2020 confinare all’opposizione una intera Lista Civica collocata dagli elettori in maggioranza (al contempo consentendo l’ingresso in maggioranza di due Liste civiche confinate dagli elettori all’opposizione);

      Tutto ciò premesso e considerato,

      SI CHIEDE DI SAPERE:

  1. se sussistano vincoli normativi che rendano obbligatoria e non altrimenti riconsiderabile tale Variante al Piano Integrato di Intervento in località Piano d’Accio;

  2. se il Comune di Teramo abbia valutato e ponderato – nel loro complesso – le azioni pianificatorie, autorizzatorie e concessorie concernenti tutte le realizzande aree commerciali in località Piano d’Accio, tutte le aree commerciali realizzate e realizzande nei quartieri Gammarana e Stazione, tutte le aree commerciali insistenti nel nuovo stadio comunale di Piano d’Accio, ai fini di uno sviluppo armonico dell’economia e del commercio nell’intero territorio comunale;

  3. se il Comune di Teramo abbia valutato e ponderato come il consistente e preoccupante declino demografico della città, accompagnato dall’inevitabile riduzione dell’attrattività della stessa, stia incidendo negativamente sul tessuto commerciale cittadino e quindi richieda azioni di sostegno alle attività esistenti, onde frenare le chiusure definitive, i fallimenti e le liquidazioni che si susseguono in un crescendo sia numerico che di intensità;

  4. se l’affermazione del Sindaco “è lo stesso progetto dell’albergo che va avanti dal 2010, voluto da quel centrodestra con il quale ora sta Di Teodoro” sia consentita nell’alveo della grammatica istituzionale:

    • da un lato circa l’interesse pubblico attuale (al 2022) affinché venga realizzato quanto

      originariamente proposto e ipoteticamente plausibile nelle previsioni di dodici anni or

      sono;

    • dall’altro lato circa la asserita collocazione politica dello scrivente, se ed in quanto voluta

      dal sottoscritto oppure al contrario se piuttosto obbligata dalle scelte personali ed insindacabili del primo cittadino che ha inteso nel 2020 confinare all’opposizione una intera Lista Civica collocata dagli elettori in maggioranza (al contempo consentendo l’ingresso in maggioranza di due Liste civiche confinate dagli elettori all’opposizione).