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Persiasinda

In questi giorni ho assistito ad una attenzione mediatica senza precedenti verso il Comune di Crognaleto.

Rispetto a fatti e circostanze di cui viene narrata solo una parte, e peraltro neppure in modo corretto.

Pertanto, visti gli innumerevoli “attacchi” che si stanno susseguendo quotidianamente sulle maggiori testate giornalistiche locali e non, guarda caso in un periodo caldo su più fronti dal punto di vista politico, ho avvertito l’esigenza e l’urgenza di rispondere per chiarire le questioni poste alla ribalta della cronaca e difendere l’operato dell’Ente e la trasparenza dell’Amministrazione che rappresento.

L’argomento del contendere è relativo alle opere di rifacimento del Ponte di attraversamento del fiume Vomano in località Vallocchio. 

Come ogni Amministrazione che pone al centro della sua azione il prioritario e imprescindibile compito di garantire e tutelare la sicurezza dei cittadini, il Comune di Crognaleto ha operato nel solco della piena consapevolezza, mettendo al primo posto la collettività di riferimento e ponendo in essere interventi imprescindibili e improcrastinabili.

Vogliate scusarmi se in questa mia lettera aperta sembrerò duro e poco incline alla diplomazia, ma sono davvero amareggiato, sia come Amministratore, sia come cittadino.

Innanzitutto, non riesco a capacitarmi e non riesco ad accettare in alcun modo che una comunicazione rivolta a codesto Ente da parte dell’ANAC - che consiste in una procedura amministrativa di controllo, già in atto, relativa alle opere di rifacimento del Ponte di Vallocchio appunto, in cui l’Ente ha già dato atto di quanto è stato fatto nel solco del prevalente interesse pubblico alla sicurezza viaria e alla sussistenza di un collegamento sicuro tra il Comune e i territori limitrofi - venga strumentalizzata per fini politici e per attacchi gratuiti, tanto da essere pubblicata su un Quotidiano quasi contemporaneamente alla ricezione della stessa presso i nostri uffici.

In secondo luogo, non posso accettare che scelte consapevoli e puntuali possano essere giudicate e date in pasto al “tritacarne" mediatico, senza che vi sia la ben che minima esigenza di verificare lo stato dell’arte. 

Ma se questo è il prezzo “morale” da pagare, sono certamente sereno, posto che un diverso comportamento dell’Ente avrebbe potuto portare a notizie giornalistiche di tutt’altro tenore, rispetto ad eventi rovinosi del Ponte Vallocchio e a possibili conseguenze per coloro che utilizzano quel tratto viario.

Quello per cui non sono disposto a cedere in alcun modo è il concetto di integrità e correttezza che ha contraddistinto l’operato di tutto l’apparato amministrativo, che oggi sta portando a termine un’importante misura di contenimento del rischio per l’incolumità cittadina, senza che da ciò sia derivata alcuna notizia (e per fortuna) di gravi danni a persone e/o a cose.

Com’è corta la memoria italiana, rispetto alla giusta attenzione rivolta alla sicurezza stradale e nello specifico alla stabilità di ponti e viadotti!

Al riguardo, mi preme rimarcare con forza e determinazione che il Comune di Crognaleto, nel suo agire, non ha mai operato in maniera illegittima o contro la norma (e i fatti passati lo dimostrano), né tantomeno il Comune di Crognaleto è amministrato da persone sprovvedute e incompetenti che non sanno cosa fare e come fare.

Tutt’altro: il Comune di Crognaleto vanta, come fiore all’occhiello, un apparato tecnico e amministrativo esperto e preparato, che ha dato seguito ad un preciso e puntuale pericolo, appurato anche da Enti terzi deputati alla verifica delle condizioni idrogeologiche del territorio.

La libertà di informazione è sacrosanta, ma la stessa deve anche avere la giusta tempistica, al fine di garantire il contraddittorio e comprendere e far comprendere a chi legge la realtà di quanto viene esposto. 

Quanta attenzione viene rivolta al nostro piccolo Comune, da cui il dubbio spontaneo circa la strumentalità di questi attacchi, a fronte di un chiaro interesse pubblico pienamente soddisfatto! 

Entriamo nel vivo della questione: l’ANAC, nei propri atti, ha sollevato dei rilievi circa la procedura di affidamento delle opere in questione da parte del Comune di Crognaleto, richiedendo allo stesso di fornire valutazioni ed eventuali iniziative. Si tratta di rapporti amministrativi tra Enti che sono gestiti istituzionalmente ognuno per la propria competenza.

Per meglio comprendere l’operato è opportuno fare un quadro generale riassuntivo della situazione.

La contrada di Vallocchio è una delle 21 realtà del Comune di Crognaleto. Trattasi di un piccolo abitato, composto da nuclei familiari numerosi, con persone che si spostano quotidianamente per esigenze lavorative, persone anziane che necessitano di raggiungere i presidi ospedalieri e bambini/studenti che frequentano tutti i gradi e gli ordini scolastici, dall’Asilo Nido all’Università.  Vallocchio rappresenta una ricchezza per Crognaleto, in quanto caratterizzata da un forte attaccamento al territorio e forte senso di identità montana. Gli abitanti hanno volutamente scelto di vivere, investire e rimanere lì, nonostante le difficoltà, nonostante tutto. 

Vallocchio è una realtà preesistente. Per qualcuno potrebbe essere discutibile la scelta del posto. Ma all’Amministrazione tutto questo non rileva e non deve rilevare.

L’Amministrazione deve tutelare la sua gente. 

Tutti devono sentirsi al sicuro nelle proprie case, indipendentemente da quanti siano e dal luogo in cui abbiano scelto di vivere. 

Tutto ciò rientra nelle competenze dell’Amministrazione, non solo in termini puramente demografici, ma soprattutto da un punto di vista morale, culturale, storico, ovvero di salvaguardia di un territorio e dei popoli che li abitano.

È questo il modus operandi dell’Amministrazione di Crognaleto, che, negli anni, per salvaguardare l’abitato di Vallocchio, ha assicurato un monitoraggio costante del luogo, ha garantito il trasporto scolastico integrato per tutti i ragazzi, ha erogato i servizi essenziali necessari anche alle attività economiche presenti, tutto ciò in un’ottica di buona e sana gestione della cosa pubblica.

In riferimento ai lavori oggetto del contendere, lo stato di effettiva criticità e pericolosità della Infrastruttura viaria, unica via di accesso all’abitato di Vallocchio, è stato, inoltre, evidenziato da professionisti e da vari Enti di competenza preposti che ne hanno rilevato anche gli effetti degli eventi sismici e nevosi, ben noti, susseguitisi negli ultimi anni. Questo ha rappresentato la base per intervenire senza alcun indugio urgentemente sul manufatto, al fine di tutelare la pubblica e privata incolumità, poiché un eventuale cedimento avrebbe potuto comportare anche una ingiustificabile perdita di vite. 

Nonostante le numerose vicissitudini legate alla situazione pandemica e alla crisi economica globale, che hanno comportato lungaggini nel reperimento di qualsivoglia materiale, allo stato attuale, l’opera risulta in fase di ultimazione e collaudo, senza che la Ditta incaricata abbia percepito ancora alcuna risorsa.

In un Paese in cui gli appalti sono paralizzati dalle continue richieste delle imprese, giuste in termini di adeguamento dei prezzi a fronte dei numerosi rincari, l’ultimazione dei lavori in tempistiche serrate e puntuali dovrebbe essere presente su tutta la stampa locale e non.

Eppure a far notizia è solo e soltanto la comunicazione dell’ANAC, che ha tutto il diritto di intervenire nelle decisioni dell’Ente, ma di cui provvedimenti questa Amministrazioni si sente in diritto e in dovere di rispondere avendo salvaguardato ancora prima gli interessi diffusi dei cittadini.

Ma anche in merito all’affidamento effettuato, nella Delibera non si tiene ad esempio in debito conto la scelta operata dall’Ente relativa al rispetto delle misure di sicurezza nei cantieri, escludendo la presenza simultanea nella stessa area di distinti appaltatori.

Nonché l’evidente convenienza nell’affidare ad un soggetto qualificato – che ha realizzato in tempi celeri e senza interruzioni l’opera commissionata – le prestazioni inerenti la messa in sicurezza del Ponte.

Aspetti, tutti questi, che rendono sotto più punti di vista legittima e opportuna la scelta praticata; circostanza che verrà nuovamenteriproposta nel confronto con ANAC.

Concludo rimarcando che l’operato dell’Amministrazione e dei suoi uffici è stato volto alla prevenzione di qualsiasi evento tragico e, pertanto, all’esclusiva tutela e salvaguardia dell’abitato di Vallocchio. Avendo fatto tesoro di quanto la storia insegna, la realizzazione delle opere di rifacimento del Ponte sul Vomano, nei suoi modi e nelle sue forme, rappresenta quasi un miracolo, poiché oggi ci dà la certezza di aver fatto tutto il possibile per garantire la sicurezza e la salvezza della popolazione che vi abita!

Questa è la realtà che sento l’esigenza di raccontare; questo è il valore di una Comunità che sa di poter contare su un’Amministrazione sempre presente, responsabile e pronta a rispondere in modo trasparente e pieno a qualsiasi richiesta di chiarimento, purché siano rispettate le normali regole basilari del contraddittorio, e siano rappresentati tutti i fatti oggetto di notizia.

Da domani torneremo a lavorare nel silenzio, portando avanti con umiltà e dedizione ogni scelta opportuna per la nostra Comunità e i suoi cittadini.

                                                                                                    Il Sindaco

                                                                                                        Orlando Persia