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Conclusa la parte "urbanistica", si passa a quella operativa con il progetto esecutivo che ora dovrà tramutarsi in una gara d'appalto e in un cantiere da avviare. Stiamo parlando del Contratto di quartiere della Cona, così come rimodulato nel 2018 dall'attuale amministrazione guidata dal sindaco Gianguido D'Alberto e che prevede una "rivoluzione" per le tre aree ricadenti nel progetto: Cona, Fonte Baiano e Piano Solare. Percorsi protetti, nuova illuminazione, sistemazione di aree verdi pubbliche, nuovi giochi per bambini...il tutto da sommare a quella piazza che prenderà il posto della vecchia location della centrale dell'Enel. Un progetto d'insieme "condiviso e ragionato dal basso, ascoltando attentamente le istanze che arrivavano dai residenti di queste tre aree" hanno evidenziato gli assessori Stefania Di Padova (Urbanistica) e Giovanni Cavallari (lavori pubblici), rimarcando, al pari del sindaco, che il Contratto di quartiere da 1.145.000 euro "non ha nulla a che vedere con quello pensato nel 2014 da chi ci ha preceduto". Obiettivo, come ha sottolineato proprio l'assessore Di Padova, è rimuovere dalla mente dei teramani quella definizione della Cona come "quartiere dormitorio". Accanto ai rappresentanti della giunta, due consiglieri comunali Luca Pilotti e Francesca Chiara Di Timoteo che, ciascuna per la propria area di residenza, si è fatto portavoce delle richieste dei residenti. Tutti gli interventi che verranno cantierati tra fine di quest'anno e inizio 2023 conferiscono un'impronta green a questa macroarea di Teramo. Non poteva mancara, stamane, il presidente del comitato di quartiere, Domenico Bucciarelli,  vero cuore pulsante del quartiere e che si è speso, in prima persona, per tutelare i diritti dei residenti, protestare quando in passato ce n'è stato bisogno e gioire dei traguardi raggiunti dalla cittadinanza. Alla conferenza stampa c'era anche il progettista. architetto Maurilio Ronci. 

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