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Il Carnevale del mare che si è appena svolto ad Alba Adriatica, lo avevamo già detto e lo confermiamo è nel caos. Tante le prese di posizioni critiche da parte dei cittadini ma anche della politica.

Il gruppo di Marconi, "Città viva", ha dichiarato: «Per la prima volta nella storia del Carnevale un'amministrazione ha scelto, assumendosene ogni responsabilità, di voler condurre l'organizzazione affidandosi liberamente all'abilità di un agente dello spettacolo e rinunciando, nel contempo, al confronto e coinvolgimento del mondo associativo e imprenditoriale cittadino, escluso da qualsiasi ruolo attivo. Il risultato è stato un flop di dimensioni eclatanti per livello di disorganizzazione, per confusione, per la grossolanità delle situazioni proposte, per lo snaturamento dell'evento stesso irriconoscibile se paragonato alle edizioni precedenti. Delusione e critiche da parte di tutti i turisti, stupore e incredulità da parte dei residenti affezionati all'evento».

Il comitato civico "Siamo Alba" in una nota chiede le dimissioni dell'assessore al turismo Paolo Cichetti scrivendo: «Per un assessore al turismo che dovrebbe rappresentare l'economia più rilevante della città non è possibile fallire su un evento così importante. Un assessore al turismo "invisibile" che non ha coinvolto, come promesso, l'associazionismo e il volontariato che ad Alba sono risorse straordinarie».

Renato Pantoli, presidente della Pro loco dice: «Meno male che era la serata clou», ironizza. E a chi lo accusa di denigrare Alba Adriatica risponde che «qui non si sta denigrando nessuno, chi ha denigrato l'immagine della città con questo misero evento è l'assessore al turismo che dovrebbe trarre le conseguenze e chiedere scusa alla città e ai turisti di questo scivolone. Anche perché l'agenzia organizzatrice ha ricevuto un contributo di 22mila euro di soldi pubblici oltre alle sponsorizzazioni delle aziende private», scrive Pantoli.