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ECOCENTRO_PINETO.jpgLEGA_PINETO.jpgECOCENTRO_TRAFFICO_MEZZI.jpgECOCENTRO_PINETO_2.jpg“Una discarica a cielo aperto”. Così, Mario Chiatamone Ranieri (coordinatore locale della Lega-Pineto) ed il suo consigliere comunale Pasquale Brecciara definiscono la frazione di Torre San Rocco. “Mentre l’amministrazione comunale di Pineto”, si legge nel loro comunicato, “si pregia a chiacchiere di essere Città all’avanguardia nelle scelte ambientaliste, finge di non sapere e non vedere cosa è diventata la frazione di Torre San Rocco”. I rappresentanti della Lega Pineto intervengono dunque sulla delicata questione ambientale e rischi per la pubblica salute della frazione.
“La grande quantità di rifiuti” si legge nella loro missiva “stoccata e lavorata sia da AM CONSORZIO/SE.LECTA che dalla vicina SAID producono inevitabilmente sostanze nocive per la salute dei residenti di Torre San Rocco. Gli stessi hanno segnalato diverse volte la continua violazione alle prescrizioni di sicurezza impartite alle due ditte: Sia le autorità amministrative che questa inefficiente giunta “sinistra-grillina” del Comune di Pineto, rimangono indifferenti davanti all’inopportunità che due aziende - che si occupano di lavorare rifiuti anche pericolosi - possano avere sede a confine con la zona agricola e residenziale”. Dunque, l’ecocentro produce odori molesti, deturpamento dell’ambiente circostante e continuo traffico di auto e camion sulla via Giove con emissioni di rumori e maleodoranti scarichi.
“Sembra oramai diventata una superstrada!” aggiungono infastiditi Chiatamone Ranieri e Brecciara “Si aggiunga al danno, l’inevitabile deprezzamento del valore delle case, che i residenti hanno costruito o acquistato con notevoli sacrifici e che oggi praticamente non valgono più nulla”.
Il sito qualche anno fa, come ricordano i due membri della minoranza, fu
interessato da un vasto incendio mettendo a rischio l’incolumità di decine di
famiglie, di attività produttive, di animali e di molte coltivazioni.
“La Lega-Pineto”, concludono i due rappresentanti, “sensibile alla tutela ambientale della nostra amata Città, è vicina e sostiene i cittadini che si stanno costituendo in un Comitato per difendere il territorio e la salute pubblica con l’obiettivo di chiedere la delocalizzazione delle attività”.
L’amministrazione, visto come oramai è cresciuto a dismisura l’ecocentro e le annesse strutture, probabilmente è in forte imbarazzo sulla questione non sapendo come poter agire.
Di certo Mario Chiatamone Ranieri e Pasquale Brecciara non vogliono che nel territorio e specificatamente in quell’area (stracolma di aziende agricole) sorgano problemi gravi come quelli delle terre dei fuochi.

Mauro Di Concetto