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Se c'è una cosa nella quale i grillini sono davvero insuperabili, politicamente parlando, è nel rendersi assolutamente incomprensibili.  Vero è che il loro leader nazionale, Beppe Grillo, considera i giornalisti una genìa sottosviluppata di pennivendoli al soldo del miglior offerente, ma non crediamo che sia per questo che i suoi accoliti cercano di fare di tutto per rendersi assolutamente indecifrabili da chi, per scelta di mestiere, deve cercare di spiegare alla gente anche quello che stanno facendo loro, i grillini appunto, nelle stanze del potere.  Evidentemente, invece, qualcosa non funziona nelle altre stanze, quelle più o meno segrete del Movimento, nel quale, all'apparenza, gli amanti della trasparenza su ogni cosa, continuano a "scannarsi" politicamente in una guerra fratricida della quale, ovviamente, cercano di non far trapelare nulla. Ma andiamo alla cronaca. Ore 9,25 del mattino, alle redazioni dei giornali arriva una nota firmata dai consiglieri comunali Fabio Berardini e Paola Cardelli, che recita testualmente  " Le uniche comunicazioni autorizzate, a nome del Movimento 5 Stelle Teramo, d'ora in poi saranno solo quelle inviate tramite codesto indirizzo mail". A parte l'apprezzabile toscanismo del  vezzoso "codesto", il senso è chiaro: nessun altro può parlare a nome del Movimento.  Invece, tre ore più tardi, da un altro indirizzo mail, sempre riconducibile al Movimento, il portavoce Benedetto Zippilli racconta che "Si è tenuta l’assemblea del Movimento 5 Stelle di Teramo che, in esito ad una discussione trasparente e partecipata, ha stabilito a larghissima maggioranza di ritirare la propria fiducia al portavoce eletto in Consiglio Comunale, Paola Cardelli. Le motivazioni che hanno condotto alla decisione sono da ricondurre alla natura ed ai principi di un Movimento che, come recita la carta fondativa nazionale “vuole essere testimone della possibilità di realizzare un efficiente ed efficace scambio di opinioni e confronto democratico … senza la mediazione di organismi direttivi o rappresentativi, riconoscendo alla totalità degli utenti della Rete il ruolo di governo ed indirizzo normalmente attribuito a pochi”.  Eppure, contattato dalla nostra redazione, l'ex candidato sindaco Berardini aveva parlato di assoluta tranquillità del movimento e di nessun problema.  Zippilli, nel ricodare l’orizzontalità, la condivisione, il rispetto rigoroso delle decisioni assembleari, la negazione di qualsiasi rapporto di gerarchia tra gli attivisti, “l’uno vale uno”, quali orizzonti indeclinabili del  lavoro quotidiano dei grillini, rileva come sia al rispetto di questi sia  sistematicamente venuta meno la portavoce Paola Cardelli determinando gravi problematiche all’interno del gruppo con conseguenti gravi ricadute sulla relativa attività ed obbligando il Movimento teramano a riunirsi con la massima urgenza per assumere decisioni risolutive.  Sono state rilevate violazioni attinenti al rispetto della volontà assembleare ed all’assoluto divieto di appoggio a candidati di altri schieramenti, all’obbligo di confronto con gli attivisti, alla condivisione delle decisioni ed all’esercizio trasparente e partecipato del ruolo di portavoce in Consiglio e, sulla base delle stesse, sono state assunte decisioni coerenti e consequenziali tradotte in una mozione di sfiducia dettagliata e circostanziata.  Da ieri la sig.ra Cardelli non è più portavoce dell’assemblea del Movimento 5 Stelle di Teramo e le relative azioni non potranno più essere ricondotte a tale organismo.  Ricontattato, Berardini  che "solo noi abbiamo avuto la delega da Beppe Grillo" e liquida Zippilli come esponente di una minoranza che non rappresenta il movimento 5 stelle. Insomma, le stelle sono tante...milioni di milioni