• MCDONALDS
×

Avviso

Non ci sono cétégorie

DAMELIO.jpg

 

TORTORETO_VIGILI.JPGTORTORETO.JPGÈ polemica aperta a Tortoreto tra la giunta Piccioni ed il leader di Azione Libera D’Amelio. Negli scorsi giorni al centro del mirino vi erano delle rotatorie dove mancano tutte le autorizzazioni, le documentazioni e le rispettive autorizzazioni Anas. Oggi invece si tuona sull’assoluta mancanza di programmi che riguardino i giovani e sullo “stato di polizia” che si vuol erigere nel centro rivierasco. Al centro del mirino le dichiarazioni apparse su “Radio Tortoreto” (una pagina social del paese) del vicesindaco Arianna Del Sordo in merito al “progetto di iniziative di prevenzione e contrasto della vendita e dello spaccio di sostanze stupefacenti”.
“In che modo il palazzo di città contrasta la detenzione e l’uso di sostanze stupefacenti in un paese dove è assente la socialità (con nessun centro di aggregazione giovanili) e dove si contrasta in ogni modo e termine la movida giovanile?” ribatte il consigliere d’opposizione Libera D’Amelio “Creando una sorta di stato di polizia forse? Il termine può apparire sconcertante, ma come possiamo leggere diversamente le dichiarazioni soddisfatte del vicensindaco Arianna Del Sordo sul Progetto di formare gli agenti del locale comando di polizia municipale a mettere in atto iniziative di “prevenzione” (non si capisce ancora bene come) e contrasto alla vendita e dello spaccio di sostanze stupenfacenti e alla gestione di posti di blocco. Dunque, la parola d’ordine sarebbe principalmente la repressione. In un paese dove mancano completamente aree di aggregazione giovanile e non ci sono neanche progetti finalizzati in tal senso, non capiamo cosa intenda il vicesindaco per prevenzione”. Per l’avvocato D’Amelio, la socialità è l’ABC della prevenzione al duro mondo della droga. “Cosa dire poi” aggiunge il leader di Azione “di un paese ufficialmente morto che però dissemina pattuglie per impedire che giovani frequentino la nostra area “istruendo” gli agenti della municipale ad operare efficaci posti di blocco? Mancando la progettualità in campo giovanile e sociale, ci si può solo fare grossi con progetti repressivi come questi schierando pattuglie in strada per reprimere ogni minimo intento di aggregazione. Questa non è la Tortoreto che vogliamo”.

Mauro Di Concetto