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“Finalmente qualcosa si muove”. Questo è il primo commento a caldo di Luca Di Pietrantonio e di Pietro Palozzo di Prima Pineto al comunicato di sfida di Italia Viva all'attuale maggioranza. Insomma, l’idea di creare una lista moderata con alla guida Cleto Pallini lascia un buon profumo si potrebbe dire e credo possa attirare anche quella parte moderata uscita dalle altre coalizioni. Una sorta di terzo polo, molto più forte del previsto, sta nascendo anche a Pineto.
“L’avevamo auspicato già lo scorso mese di marzo” scrivono i due ex consiglieri di minoranza “e pare che finalmente si registri quella vera discontinuità con l’asse PD-M5S di Verrocchio e Da Fiume da parte di Italia Viva di Pineto, con la possibile candidatura a sindaco di Cleto Pallini alla guida di una lista autonoma che corra da sola alle prossime amministrative, come abbiamo appreso in queste ore dai mezzi di stampa. Già prima dell’estate avevamo salutato con interesse la sfida dell’ex consigliere regionale Luciano Monticelli a candidarsi nuovamente alla guida della nostra Città, sebbene allora esprimemmo non pochi dubbi sulla genuinità della proposta e, soprattutto, delle critiche che in quel frangente venivano avanzate verso Verrocchio. Ma evidentemente è passata parecchia acqua sotto i ponti e quella che allora ci sembrava più una mossa politica ispirata dalla voglia di essere nuovamente coinvolti nell’amministrazione da cui erano stati da poco estromessi, oggi, specie dopo i risultati delle ultime elezioni politiche ed il rafforzamento del centro-moderato, sembra essere un nuovo punto di partenza per nuove idee che salvino Pineto dalla desertificazione in cui è stata fatta piombare da 10 anni di centrosinistra a guida PD”. I due esponenti del centro destra confermano quanto questa città sia diventata poco attrattiva per il commercio, per l’industria, per il turismo e per ogni settore della vita economica e sociale. “Alla cronica incapacità” aggiungono nel comunicato “di programmazione e di individuazione dei fondi necessari per realizzare opere pubbliche di primaria importanza per Pineto (si pensi solo alla situazione disastrosa in cui versano gli edifici scolastici e quelli sportivi) si è cercato di rimediare solo facendo affidamento sugli ingenti introiti che sono arrivati e su quelli che arriveranno nei prossimi giorni dall’ENI, dispersi in mille rigoli per accontentare questo, o quell’amico elettore. Sul piano urbanistico giacciono svariate proposte di accordi di programma che non vedranno mai la luce per l’insanabile dissidio interno alla maggioranza. Le opere di difesa della costa vedranno l’avvio, ci si augura, solo grazie al fatto che la Regione ne ha sottratto la guida al Comune. La pista ciclabile, nel tratto di collegamento all’interno della Torre di Cerrano e in quello verso Roseto degli Abruzzi, rimane incompleta. Interi quartieri anche molto popolosi (Quartiere dei Fiori, Borgo Santa Maria, Quartiere dei Poeti, e l’elenco potrebbe continuare) non sono degni neanche di avere una rete completa e sicura di marciapiedi”. Si aggiunge poi la mancanza totale di iniziativa per favorire l’abbassamento dei canoni di affitto dei locali commerciali (mediante apposite misure di riduzione delle imposte comunali nei confronti dei proprietari). “L’impianto fognario dell’intero territorio” scrivono Di Pietrantonio e Palozzi “non è stato più adeguato all’aumento della popolazione e degli insediamenti abitativi ed in estate spesso riversa a mare ciò che non può più contenere. Non possiamo quindi che confermare il nostro interesse per la volontà espressa da Italia Viva di intraprendere un percorso civico e moderato per la città di Pineto, in netta contrapposizione al PD ed ai 5 Stelle; ovviamente avendo riportato Prima Pineto un importante risultato elettorale nel 2019 (circa 2500 voti) sentiamo la responsabilità di dover interloquire con tutti coloro che avversano l’attuale amministrazione e che desiderano invertire questa infausta tendenza, restando inteso che non consentiremo a nessuno di dettarci la linea per la scelta del programma per Pineto e di quella del Sindaco, in particolare da quei partiti che nel 2019, per dinamiche che nulla hanno a che vedere con le esigenze di Pineto, hanno determinato la riconferma del PD e la sconfitta di chi, invece, si oppone da decenni e con serietà al malgoverno della nostra Città”. Insomma, la vicenda si fa alquanto piccante, nonché ricca di sviluppi.

Mauro Di Concetto