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Screenshot_2023-01-14_alle_05.59.20.pngHa un ruolo difficile, l'amministrazione comunale di Teramo sulla presidenza della Provincia di Teramo. Un ruolo difficilissimo, che se ben orientato porterà frutti e se mal orientato produrrà altri mnalcontenti, gli stessi che hanno portato nei giorni scorsi il consigliere Befacchia a dimettersi (oltre che per questioni personali).

Riunione senza alcuna decisione, quella che è andata in scena ieri pomeriggio tra il Sindaco di Teramo e i capigruppo di maggioranza. Riunione che sarà riproposta ad inizio della prossima settimana. 

Oggetto? Chi appoggiare tutti insieme ed appassionatamente alla Provincia tra D'Angelo e Vagnoni. Escluso il candidato Piccioni, appoggiato da Gatti, Mariani, Sottanelli e D'Annuntiis, con la spinta del segretario regionale del Pd, Fina, che vorrebbe su un’ intesa trasversale,si cerca di andare su un candidato da sostenere tutti insieme, in modo da poter poi accreditarlo, in caso di vittoria, come esponente anche del comune più grande della provincia di Teramo e cioè il capoluogo.

D'Angelo sarebbe forte dell'appoggio già incassato, per ora, di tanti voti "rossi" (cioè quelli dei consiglieri dei Comuni tra 10mila e 30 mila abitanti, secondo gli indici di ponderazione) e si aspetta che la maggioranza del Comune di Teramo possa orientare compatta i suoi pesantissimi voti Verdi sulla sua persona, come ha già dichiarato a certastampa di aver deciso di fare, autonomamente, più di un consigliere comunale di maggioranza (scontento dei traccheggiamenti del Sindaco)

Il Sindaco di Teramo non vuole peró scontentare il Pd, dopo quello che è accaduto con la Di Padova alle scorse elezioni politiche ed ha deciso di prendersi qualche altro giorno, anche perché quello stesso Pd fa comodo al Sindaco di Teramo per la sua riconferma al Comune. Anche se, come detto, Fina spinge perché il suo Pd, o almeno la componente che si riconosce nella sua corrente, vada su Piccioni.

Insomma, giochi aperti, ma la sensazione a livello di maggioranza comunale è che pochi sembra siano disposti a seguire D’Alberto in un eventuale appoggio a Vagnoni, considerato da molti anche troppo “ascolano” per sentire la provincia di Teramo come “centrata sul capoluogo”. 

Lo scenario che si profila, dunque, sembra essere una sfida all’ultimo voto tra D’Angelo e Piccioni, per un confronto destinato, in un caso o nell’altro, ad avere pesantissime ripercussioni sulle prossime amministrative a Teramo.  La Provincia, del resto viene vista come una cartina di tornasole per orientarsi anche sul comune di Teramo, dove il Centrodestra sta facendo una gran brutta figura, per colpa delle frantumazioni e indecisioni di Forza Italia e della Lega o di quel che rimane di questi due partiti. 

La sorpresa potrebbe venire dal terzo polo.

Ma di questo parleremo... ad elezione alla Provincia di Teramo avvenuta.

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