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WhatsApp_Image_2023-01-29_at_20.08.50_1.jpegIl nuovo presidente della Provincia di Teramo che sostituisce Diego Di Bonaventura è da stasera: Camillo D'Angelo, sindaco di Valle Castellana (con oltre il 40% dei voti ponderati), pari a 1500 voti ponderati di differenza) , ingegnere, con la passione per la montagna ma anche per il mare. Ce l'ha fatta per un soffio, per gran parte dello spoglio sono stati testa a testa lui e Domenico Piccioni mentre Vagnoni non è mai entrato in gioco (del resto voleva ritirarsi giorni fa).

L'affluenza è stata buona e cioè pari al 93,6%, segno che c'era una competizione agguerritissima, forse mai vista prima in Provincia. Strapiena di amministratori e curiosi la sala del consiglio ha seguito passo dopo passo le operazioni di voto durate un paio di ore.

I VOTANTI sono stati:

Fascia verde 33 su 33
Fascia rossa, 127 su 136
Fascia grigia, 125 su 130
Fascia arancio, 49 su 52
Fascia blu, 240 su 262

Teramo (fascia verde) ha votato tutta ed è stata la fascia verde che ha fatto la differenza ed ha portato alla vittoria D'Angelo oltre ad una campagna elettorale partita cinque mesi prima mentre gli altri componenti della destra litigavano su questo o quell'altro candidato. Stasera la Lega di Costantini se la riderà.

574 i votanti su 613, pari a quasi il 95% degli aventi diritto.

Piccioni ha ottenuto il 39,25% dei voti ponderati mentre D'Angelo 40,85%.

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WhatsApp_Image_2023-01-29_at_22.25.40.jpegLa Lega (che puo’ contare in provincia solo su alcuni consiglieri di Giulianova e Silvi) ha votato per Camillo D’Angelo (a questo proposito sul banco dei traditori figurano in primis in queste ore, il sindaco di Giulianova Costantini nel suo ruolo di coordinatore provinciale della Lega che ha voluto vendicarsi dei vecchi rancori politici che non lo vollero vice presidente preferendolo a Luca Frangioni ma anche il consigliere regionale Simona Cardinali che con il primo cittadino di Silvi si è messa al telefono per far votare Camillo D’Angelo, ma il Sindaco Scordella smentisce) invece di convergere come era stato deciso fino alla vigilia delle elezioni su Massimo Vagnoni con il chiaro scopo di portare alla vittoria D’Angelo, del resto Vagnoni è stato dato dagli esperti come il terzo uomo da sacrificare e così è stato. Forza Italia come da indicazione del partito è andata su Vagnoni.

piccioni-dangelo.jpegUn clima pesante tra le varie anime, tra i partiti, con una guerra fino all’ultimo sangue, mai vista prima in Provincia…che ha fatto registrare da mesi un’aria diversa come se si stesse per votare per il Comune di Teramo, per il Comune capoluogo. Per molti questa è stata anche una bella anteprima verso i nove comuni della provincia di Teramo che andranno al voto tra maggio e giugno,  ma è stato per alcuni versi un "processo" a Paolo Gatti, in molti si sono voluti "vendicare" di vecchi rancori, tra tutti il Sindaco di Giulianova.

Una nota a parte va spesa sicuramente per il nuovo gruppo politico, un nuovo modello politico, quello guidato da Sandro Mariani, Paolo Gatti, Giulio Sottanelli, Umberto D'Annuntiis e il Pd ( che non ha votato compatto per Piccioni, anzi) che tornerà a far parlare di sé. Magari al Comune di Teramo. Chissà.

"E' una svolta, una svolta storica e di questo ringrazio il Comune di Teramo. E' un risultato che non mi aspettavo ma è stata una scommessa che ho fatto con il Comune di Teramo, una svolta storica che cancella i vecchi 30-40 anni. di Provincia. Da domani si aprirà una nuova stagione politica. Ripartiremo per far tornare la buona politica ad amministrare, sarà una Provincia del fare con il ruolo primario ai sindaci del territorio", ha detto il neo presidente della Provincia

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