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costantini 768x768Il day after delle elezioni è, tradizionalmente, dedicato al commento e ai conti. Anche alla resa… dei conti. Perché, a parte quello dei voti, c’è un altro conteggio che non sempre, o quasi mai, riporta le somme sperate. È il conteggio politico, quello delle alleanze, degli apparentamenti, delle coalizioni. Dei vinti. E dei vincitori.  Che in questo caso solo tanti, perché a cercare di mettere il cappello sulla vittoria di Camillo D’Angelo sono in molti. A cominciare dal Sindaco di Teramo, che rivendica un ruolo decisivo, così come fanno anche Italia Viva e la Lega. E su questi ultimi due si concentrano in queste ore le attenzioni politiche, a livello locale e regionale. A livello locale, perché le dimissioni del vicepresidente Frangioni, questa mattina, hanno accelerato un confronto che è divenuto subito regionale. È a livello di segretarie abruzzesi, infatti, che sono partite le prime rivendicazioni. Da una parte Italia Viva, che vorrebbe la vicepresidenza per Luzii, dall’altra la Lega, che invece vuole Costantini quale braccio destro del neo presidente. In entrambi i casi, una scelta che preoccupa D’Alberto, visto che in un caso si ritroverebbe vice un esponente dell’unico partito che, fino ad ora, ha presentato un candidato contro di lui, dall’altra il Sindaco che più di ogni altro ha palesato, per partito e per territorio, la sua “antipatia politica” per  Teramo. E, secondo i book maker politici regionali, Jwan Costantini è in pole position.  E siamo solo al day after.