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pietro-quaresimale-10_3.jpgSu alcuni organi di informazione abruzzesi (ovvero su un sito) che la vulgata vuole più vicini alla Lega, si continua a sottolineare come la scelta della candidatura per il Centrodestra, al Comune di Teramo, sia sempre e solo una: l'assessore Pietro Quaresimale. Manca solo l'ufficialità. Una ufficialità che, sempre secondo la stessa fonte, ci sarà domani. Altre testae, che sempre secondo la vulgata sarebbero più vicine alle alre anime del Centrodestra, riferiscono di un dibattito in atto e di una data affatto certa. Eppure, nessuno ha detto no alla designazione di Quaresimale. Nessuno si oppone, ma non si decide. Perché? Si apprende che i tre referenti nazionali dei principali partiti di centrodestra per gli enti locali, chiamati a confrontarsi anche su questa candidatura, sono Giovanni Donzelli (Fratelli d'Italia), Stefano Locatelli (Lega) e Licia Ronzulli (Forza Italia), assieme ai coordinatori regionali. Questo è lo staff deputato al "si". Capiamo gli impegni dei parlamentari, ma quanto ci vuole ancora? C'è chi, forse per premere sulla scelta, ha anche fatto uscire anche il nome di Paolo Tancredi, ma lo stesso Tancredi ha sempre detto "non ho mai dato la mia disponibilità". Ma allora di che si sta parlando?  Perchè tutta questa riflessione? Ed è curioso poi leggere che: "Quaresimale avrebbe poi ricevuto rassicurazioni dai vertici del partito, a cominciare dal segretario regionale della Lega, Luigi D’Eramo, sottosegretario all’Agricoltura, sul fatto che se non dovesse diventare sindaco, sarebbe ripagato con la ricandidatura certa alle prossime regionali"... come a dire che esiste un centrodestra che, prima ancora di correre, valuta i contraccolpi della sconfitta? Intanto il tempo passa e il 14 maggio si avvicina.
EdC